L'anniversario

Brera era così bravo che non ha mai avuto un successore degno

vittorio feltri

Venticinque anni orsono moriva in un incidente automobilistico Gianni Brera, che considero il migliore giornalista italiano di tutti i tempi. Si dedicava prevalentemente allo sport, una specializzazione che per molti è una diminutio. Ma nel caso di Gioan le cose non stanno così. Egli ha trasformato le cronache calcistiche e ciclistiche in un’arte raffinata e talmente elevata da apparire miracolosa. La sua prosa torrentizia ha fatto scuola. Anzi, avrebbe dovuto fare scuola. In realtà Brera pur avendo avuto decine di volonterosi imitatori non è mai stato neanche lontanamente eguagliato. È rimasto e rimarrà l’unico prodigio della carta stampata. Scriveva come un Dio, raccontava gli avvenimenti agonistici con la stessa classe e potenza (...)