L'editoriale
L'Europa asfalta il premier con una raffica di dati
Gli euroburocrati non mi sono mai stati particolarmente simpatici, perché più del cervello usano i numeri e dunque appena un paese sfora i parametri imposti dalla tavole della legge, scatta l' algoritmo che obbliga al rispetto delle regole, pena pesanti sanzioni. Tuttavia, nonostante le personale antipatia per i rigidi custodi del trattato di Maastricht e di tutti gli altri patti della Ue, è difficile far torto agli alti papaveri di Bruxelles quando scrivono che l' Italia è il fanalino di coda della ripresa. Si può discutere su quali siano le cause della crescita al rallentatore, si può concordare sul fatto che ci siano molti fattori che sono impossibili da cambiare in poco tempo, ma sull' economia che procede a passo di lumaca è impossibile non condividere il parere dei funzionari di Eurostat. Continua a leggere l'editoriale di Maurizio Belpietro su Libero in edicola oggi, lunedì 4 gennaio o clicca qui