L'editoriale
I Fiorito hanno vinto ancora
Da quando esistono, l’unica autonomia che le Regioni sono riuscite ad assicurare è quella dello stipendio dei propri consiglieri da qualsiasi criterio di economicità. Nel corso degli anni la busta paga dei politici che fanno parte dei parlamentini regionali è infatti cresciuta senza nessuna relazione con le prestazioni lavorative e nemmeno con il rincaro della vita. Per cui oggi chi esercita il mestiere di rappresentante del popolo nel Lazio o in Sicilia guadagna come se fosse l’amministratore delegato di una media azienda, ma a differenza del dirigente non deve faticare più di quarant’anni per assicurarsi un futuro dignitoso al momento della pensione. È sufficiente che rimanga in carica cinque anni per garantirsi un vitalizio e per averlo non è neppure necessario che attenda il compimento dei 65 anni d'età, come accade a quasi tutti gli italiani. Questi ed altri privilegi sono noti da tempo e da tempo - almeno da quando esplose lo scandalo dei rimborsi spese di Franco Fiorito e di Vincenzo Maruccio - si parla della loro eliminazione, ma purtroppo, nonostante le promesse, i consigli regionali sono restii a dare un taglio alle generose erogazioni. Insomma, parole tante, fatti pochi. Clicca e leggi l'editoriale di Maurizio Belpietro in versione pdf