Ecco la balla della tariffa bioraria: l'energia di notte costa pure di più
La tariffa bioraria che permette di risparmiare sulla bolletta della luce? Un falso mito, nonostante il fatto che lavatrici e lavastoviglie in funzione di notte e stirare quando fa buio siano diventati ormai dei must per molte persone. Ma quest'abitudine, al contrario, non servirebbe più a rendere meno salate le bollette: usare gli elettrodomestici dalle 7 di sera alle 8 del mattino, infatti, risulta addirittura più costoso. Prezzi anche superiori - E' quanto ha messo in evidenza Stefano Agnoli in un articolo sul Corriere Della Sera: "L'energia elettrica, nelle fasce serali - spiega - oggi non è più così a buon mercato come è storicamente stato. Anzi, in qualche caso il suo prezzo è addirittura superiore a quello delle ore di punta, la fascia oraria tra le 8 e le 19 che va dal lunedì al venerdì e che concentra i maggiori consumi". Il ruolo delle rinnovabili - Ma lasciamo parlare le cifre: a marzo il prezzo energetico nelle fasce serali ha anche superato quello delle ore diurne, 93 euro/mwh contro 93. Sul Corriere si spiega che "ciò che è accaduto è il risultato dell'irruzione sul mercato elettrico delle energie rinnovabili": quando vanno a pieno regime durante le ore diurne hanno la precedenza sulle forme energetiche tradizionali. "La conseguenza è che il parco delle centrali elettriche a gas, 'spiazzato' dai nuovi venuti, è stato via via confinato in orari perifierici e si attiva con minore frequenza". Il costo dello 'stop and go' - "Quando il sole tramonta - prosegue Agnoli -, però, si assiste a un evento particolare: non solo vengono a mancare quasi d'improvviso le forniture di energia rinnovabile, ma il sistema deve anche affrontare l'innalzamento serale dei consumi, una 'rampa di carico' inferiore a quella della mattina presto, ma non trascurabile. Per coprirla si richiamano in servizio le centrali a gas, ma questo continuo 'stop and go', e la necessità di tenere accesi e pronti all'intervento gli impianti, ha un costo".