I G7 si ritrovano a Roma

Dario Mazzocchi

Massimo impegno per la crescita, l'occupazione ed evitare misure protezionistiche: sono questi i messaggi fondamentali contenuti nel comunicato finale del G7 finanziario, riunitosi a Roma in un contesto di “grave rallentamento” dell'economia che “persisterà per buona parte del 2009” e che ha già causato “significative perdite di posti di lavoro”. Il G7 si impegna “ad utilizzare ogni strumento” che riterrà “necessario per ristabilire la piena fiducia nel sistema globale finanziario”. I ministri finanziari del G7 hanno assicurato di “preparare, d'intesa con gli altri Paesi, un rapporto sullo sviluppo di accordi che prevedano principi comuni e standard sulle priorità, l'integrità e la trasparenza dell'attività economica e finanziaria internazionale'”. Tra le cause della crisi attuale c’è “un deficit di regole”. Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha spiegato che, nel corso della riunione, si è concordato che “serve un quadro di regole diverso da quello che ha portato, per assenza o insufficienza, alla crisi”. “La novità emersa in questo G7 sta nel progressivo e generale consenso che per uscire dalla crisi è necessario un quadro di regole che non devono essere limitate al settore finanziario ma vanno estese a molte altre aree – ha sottolineato in conferenza stampa -. Un nuovo ordine mondiale è l'obiettivo cui mirare”.