Il crack del Ventaglio abbatte anche Livingston
Continua l'effetto domino del fallimento dei "Viaggi del Ventaglio". Oltre ai problemi economici inflitti ai soci e ai semplici clienti (che hanno anche convinto il Codacons a citare in causa la compagnia), il crack del Ventaglio rischia di mettere in ginocchio anche la compagnia aerea Livingston che, complice il crollo delle tratte, dovrà ridurre il suo organico di 500 lavoratori. La decisione, data ai lavoratori nella serata di venerdì 8 ottobre. La crisi della Livingston parte da lontano, ossia dal 2005, anno in cui il Ventaglio decise di vendere la sua compagnia aerea per far fronte ai debiti. Tuttavia il fallimento dei Viaggi del Ventaglio ha provocato per la Livingston una perdita consistente di voli e di tratte. Così negli ultimi mesi le difficoltà finanziarie hanno portato progressivamente la flotta ad assottigliarsi. Due settimane fa, poi, il colpo di grazia, con la possibilità di una linea di credito che si è sciolta come neve al sole. Per quanto la compagnia aerea abbia assicurato che i voli "saranno garantiti da un’altra compagnia", le maggiori preoccupazioni sono per i dipendenti, quasi tutti di base a Malpensa e Cardano al Campo. Già martedì per loro dovrebbe essere aperta la procedura di cassa integrazione straordinaria. Interviene Romani - Per studiare eventuali contromosse, le parti sono state convocate a Roma lunedì 11 ottobre dal neo ministro allo sviluppo economico Paolo Romani. Particolarmente interessata alla questione anche la Lega Nord. "Seguiamo da vicino e da tempo con preoccupazione le vicende legate alla compagnia aerea Livingston, in grave difficoltà economico-finanziaria a seguito della crisi del tour operator il Ventaglio - ha affermato il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Marco Reguzzoni -. Abbiamo chiesto e ottenuto che lunedì venisse aperto un tavolo presso il nuovo ministro dello Sviluppo economico affinchè si possano in tempi rapidissimi esplorare le possibilità per salvaguardare l’azienda e l’occupazione. La Livingston rappresenta un patrimonio importante sia in termini di occupazione, sia perchè è una grande compagnia charter con base a Malpensa. Sono certo che il governo metterà in campo tutte le risorse e tutti gli strumenti possibili per evitare la dispersione di questo patrimonio".