Controlli finanziari obbligatori per 25 Paesi
Il Fondo Monetario Internazionale aumenta i controlli sui paesi membri. Per 25 stati, compresa l'Italia, i controlli e la valutazione sulla stabilità finanziaria saranno obbligatori. Lo annuncia il Fondo stesso, sottolineando che si tratta di "un passo importante per rafforzare la sorveglianza economica, una misura che tiene "in considerazione le lezioni imparate dalla recente crisi, originata negli squilibri finanziari di paesi interconnessi a livello globale". Nella lista dei sorvegliati figurano Stati Uniti, Gran Bretagna, Turchia, Svizzera, Svezia, Spagna, Corea del Sud, Singapore, India, Giappone, Cina, Germania, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Francia, Olanda, Italia, Hong Kong, Irlanda, Russia, Messico e Lussemburgo. Il gruppo rappresenta circa il 90% del sistema finanziario globale e l'80% dell'attività economica mondiale. Il Fondo precisa che valuterà possibile fonti di debolezza e soprattutto la stabilità finanziaria di ogni singolo Paese così come la capacità di gestire e risolvere la crisi. Sarà quindi reso obbligatorio e legato alla procedura di sorveglianza un programma di verifica che è già previsto a livello volontario per tutti i Paesi membri. John Lipsky ha commentato così la decisione: "La recente crisi ha mostrato chiaramente la necessità di una valutazione regolare e obbligatoria della stabilità finanziaria per i paesi che hanno grandi e interconnessi sistemi finanziari. La decisione del board rappresenta una parte importante della risposta della comunità internazionale alla crisi e aumenta la nostra capacità di sorvegliare un aspetto chiave dell'economia globale, il sistema finanziario. Guardando avanti, valutazioni regolari sui settori finanziari importanti a livello di sistema contribuirà a una più profonda comprensione dei rischi per la stabilità economica provenienti dal settore finanziario. L'instabilità finanziaria può avere un forte impatto sull'attività economica e sulla creazione di occupazione".