Eni investe 20 miliardi di dollari in Libia

Michela Ravalico

L'asse del governo Berlusconi con la Libia porta i suoi frutti. Il gruppo petrolifero italiano Eni, nel prossimo decennio, investirà nel Paese africano "quasi 20 miliardi di dollari". Lo ha detto Paolo Scaroni, amministratore delegato dell'Eni, nel corso del suo intervento a un convegno sull'energia organizzato nell'ambito del Forum Euromed 2010. "Abbiamo rinnovato le concessioni in Libia - ha detto Scaroni - per 35 anni e quindi rimarremo fino al 2045". L'intesa era stata firmata dall'Eni nel 2008. Scaroni ha sottolineato l'importanza dell'area nordafricana per l'Eni, dove la società petrolifera negli ultimi 10 anni ha investito 50 miliardi di dollari e dato occupazione a più di 5 mila persone. "Certamente, per noi - ha sottolineato - il Nord Africa è un'area assolutamente chiave della nostra strategia. I Paesi petroliferi del Nord Africa (Libia, Tunisia e Algeria e Egitto), pur rappresentando meno del 5% della produzione mondiale di petrolio, per noi rappresentano quasi il 35% delle nostre produzioni". L'Eni inoltre si appresta a siglare con la compagnia petrolifera statale egiziana Egpc una «grande intesa», che prevede tra l'altro il suo coinvolgimento «nei nostri progetti in Iraq, primo tra tutti quello di Zubair». «Il prossimo 21 luglio - ha precisato Scaroni - firmeremo una grande intesa con il ministro egiziano del petrolio».