Alitalia, Sacconi: chi non firma
Alitalia, nuovo atto, dopo la rottura del fronte del 'no'. Che, in altre parole, significa: stop alle trattative. "Non ce ne saranno altre", ha affermato senza esitazione il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli, e chi rifiuterà il lavoro sarà escluso dalla cassa integrazione, ha dichiarato a chiare lettere il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. "La riapertura delle trattative rappresenterebbe la fine di Alitalia", ha spiegato Matteoli in risposta alle cinque sigle sindacali del 'fronte del no' che hanno chiesto di poter incontrare di nuovo governo e Cai a proposito della vertenza Alitalia. La precisazione di Sacconi arriva a poche ore dal messaggioinequivocabile inviato al fronte del 'no' dal presidente di Cai RobertoColaninno: piloti e hostess si arrendano perché non ci sarà nessunanuova trattativa. "Nonc'è nessuna convocazione: il problema è finito, chiuso", ha dettoColaninno il quale ha anche ribadito che "quando Cai sarà ufficialmente ilproprietario dei beni che abbiamo comprato da Alitalia e AirOne, quelliche saranno assunti potranno manifestare i loro interessi, quelli chenon saranno assunti non potranno neanche entrare. Voglio dire, se unonon è assunto cosa viene a reclamare? Andranno a reclamare in casadegli altri?". Il presidente di Cai si è anche detto fiducioso a proposito della ripartenza della compagnia aerea: entro la fine di novembre la Nuova alitalia individuerà il partner straniero e per Natale sarà pronta a decollare nuovamente. E a proposito del personale di volo e di terra, dice, "c'è un progetto che abbiamo sviluppato, abbiamo fatto un investimento eci proponiamo di assumere 12.628 persone, tra personale di terra,assistenti di volo e piloti. Li assumeremo secondo i criteri che sonostati discussi e controfirmati dalle quattro organizzazioni sindacali,ovviamente mi è spiaciuto che questi contratti non abbiano trovato ilconsenso anche dagli altri rappresentanti dei lavoratori di Alitalia.Ciò detto, assumeremo quelli che sono interessati ad accettare dilavorare in Alitalia secondo queste condizioni". Perfettamente il linea con l'ad di Cai è il ministro Matteoli: "Fa bene Cai ad andare avanti, dicendo no a veti sulla nascita della nuova società