A testa alta
Occupazione, Giorgia Meloni: "Numeri importanti, ma possiamo fare di più"
I dati premiano l'operato del governo. Stando all'Istat, a gennaio 2025 il numero di occupati in Italia ha raggiunto quota 24 milioni 222mila. Il tasso di occupazione cresce al 62,8 per cento. Mentre su base annua, l'occupazione aumenta del 2,2 per cento, con 513mila occupati in più. "Numeri importanti - li definisce la stessa Giorgia Meloni -, che confermano la crescita dell'occupazione e il buon andamento del mercato del lavoro". Eppure "sappiamo che possiamo e dobbiamo fare ancora di più".
Per questo "proseguiremo con determinazione su questa strada - aggiunge sui suoi profili social il premier -, per consolidare la crescita e rafforzare la competitività dell'Italia". In ogni caso quello raggiunto dal Paese è "un altro record". Il motivo è chiaro: "Ogni mese - fa eco il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso -, sempre più occupazione: significa che il nostro Paese sa reagire, forse meglio di altri, nei momenti di difficoltà". Insomma, "l'Italia è un esempio per l'Europa".
Più nel dettaglio, l'Istituto nazionale di statistica evidenzia il calo delle persone in cerca di lavoro (-0,6 per cento, pari a - novemila unità) interessa gli uomini e tutte le classi d'età, con l'eccezione dei 25-34enni per i quali il numero di disoccupati cresce; tra le donne invece il valore rimane stabile. Il tasso di disoccupazione scende, dunque, al 6,3 per cento (-0,1 punti), quello giovanile al 18,7 (-0,3 punti). Rispetto a gennaio 2024, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-10,7 per cento, pari a -194 mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni. Cifre - più che ottimistiche - che spazzano via i rosiconi di sinistra, sempre pronti a puntare il dito.