La svolta

L'Italia avrà energia pulita costruendo l'elettrodotto con Albania ed Emirati

Cosa hanno in comune Nepal, Bhutan, Paraguay e Albania? Sorpresa: sono i quattro Paesi al mondo dove il 100% dell’energia proviene oggi da fonti rinnovabili. Da qui lo storico accordo firmato da Giorgia Meloni con la stessa Albania e con gli Emirati Arabi Uniti per importare da lì energia attraverso un cavo sottomarino dal costo di un miliardo. Masdar, azienda specializzata emiratina, ha infatti una partnership con Kesh, l’operatore albanese, per espandere la locale generazione di rinnovabili nel Paese balcanico. Si parla di fotovoltaico, eolico, ma anche di sistemi di accumulo.

In realtà, il primato di questi “Fantastici Quattro” è veramente di una incollatura. L’Islanda sta infatti al 99,99%, l’Etiopia al 99,96, la Repubblica Democratica del Congo al 99,78, il Costa Rica al 98,48, la Norvegia al 98,38, la Namibia al 97,28, lo Zambia al 91,97, l’Uganda al 91,92, il Tagikistan al 90,04, il Kenya all’87,78, il Kirghizistan all’85,59, la Nuova Zelanda all’84,86, il Mozambico all’82,37, la Georgia all’81,18, l’Ecuador al 79,91, il Brasile al 79,79. Stime di Mark Z. Jacobson; professore di ingegneria civile e ambientale della Stanford University, nonché direttore del programma atmosfera ed energia dello stesso ateneo statunitense. Abbastanza intuibili le risorse che permettono questi primati in alcuni casi: dalle dighe himalayane a quelle sul Nilo o in Amazzonia.
L’idroelettrico fa la parte del leone, ma la geotermia raggiunge il 29% in Islanda e il 12,5% del totale da rinnovabili in Costa Rica; il fotovoltaico il 31,5% della produzione elettrica totale da rinnovabili in Namibia e il 4,4% del totale in Brasile; l’eolico arriva al 16% in Kenya, 12,3% in Costa Rica, 12% in Brasile e 10% in Norvegia (...)

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