la decisione
Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone al posto di Ruffini ma solo per un anno
Vince la soluzione interna. Almeno per il momento. Al posto di Ernesto Maria Ruffini, dimissionario, arriva, a capo delle Agenzie delle Entrate, Vincenzo Carbone attuale vicedirettore vicario. Su proposta del ministero delle Finanze, è stato il consiglio dei ministri a nominarlo, avviando l'iter per l’incarico del nuovo direttore. Resterà in carica solo fino a gennaio 2026, mese in cui era prevista la scadenza naturale del dimissionario Ruffini. La soluzione interna e il mandato di un anno sono il compromesso del braccio di ferro che si è consumato in queste settimane tra Lega e Fratelli d'Italia, per la precisione tra il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, e il suo vice, Maurizio Leo. La scelta definitiva del successore di Ruffini di fatto è rinviata al prossimo anno, anche per evitare nuove fibrillazioni nella maggioranza, già provata dalle tensioni attorno alla manovra.
Carbone avrà il compito di proseguire il percorso iniziato da Ruffini, ma, nello stesso tempo, di segnare un nuovo inizio, dopo le polemiche che hanno accompagnato l’uscita di scena del direttore dell'Agenzia delle Entrate. Ruffini, infatti, ha motivato il suo addio con una serie di accuse lanciate al governo: considerare le tasse una sorta di “pizzo di Stato”, oppure parlare dell’Agenzia delle entrate come di un organismo che «tiene in ostaggio» milioni di famiglie italiane. Parole che non sono piaciute dalle parti della maggioranza di governo. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, però, sono state le voci, confermate da una serie di iniziative pubbliche, di una discesa in campo di Ruffini, diretta a impegnarsi in un’iniziativa politica per radunare le forze di centro dentro il centrosinistra.
La scelta di Carbone non era scontata. Nei giorni scorsi sono circolati i nomi di Roberto Alesse, al momento alla guida dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, e di Gabriella Alemanno, commissaria della Consob nominata dal governo nel maggio 2023. Ma alla fine la scelta è andata su Carbone, che ben conosce la struttura dell’Agenzia delle Entrate ed è conosciuto. La sua storia professionale, infatti, è legata all’Agenzia delle Entrate. Laureato in giurisprudenza, dopo aver preso l’abilitazione alla professione di avvocato, Carbone ha lavorato nell'amministrazione finanziaria per oltre 30 anni. Da vice direttore vicario dell'Agenzia, è attualmente a capo della divisione contribuenti. Dai primi anni 2000 ha ricoperto numerosi incarichi dirigenziali nell’Agenzia delle Entrate e dal 2005 è alla guida dell'ufficio Contenzioso tributario. Dal 2006 è diventato capo dell'ufficio Analisi e ricerca presso la direzione regionale della Campania, mentre dal 2009 e fino al 2014 ha svolto il ruolo di capo ufficio Fiscalità delle imprese e finanziaria presso la Direzione regionale del Lazio.
Il primo incarico importante, come direttore centrale Grandi contribuenti e internazionale, è arrivato nel 2020. Nel luglio 2023, per via delle esperienze e conoscenze tecniche acquisite nel corso del lungo percorso professionale in tutte le aree di operatività dell’Agenzia delle Entrate, gli è stato affidato un nuovo incarico di vertice per il coordinamento delle attività finalizzate all'attuazione della riforma fiscale. Nel febbraio 2024 ha assunto il ruolo di vicedirettore capo divisione Contribuenti dell’Agenzia e da ottobre 2024 è direttore vicario dell’Agenzia delle Entrate.