Soldi, soldi
A Firenze niente Imu per chi rinuncia agli affitti brevi
Prosegue la battaglia del Comune di Firenze contro quello che viene chiamato “overtourism”, in sostanza i troppi turisti, soprattutto nel centro storico. Peccato che poi ci vada di mezzo, nei fatti, la libertà d’impresa, e nella fattispecie i proprietari di abitazioni che decidono di affittarli per brevi periodo proprio ai turisti, proprietari ormai additati a “speculatori”. In questo senso, l’amministrazione fiorentina (di centrosinistra) la prende più larga, e decide dunque di emanare un provvedimento per disincentivare gli affitti in questione - quelli comunemente definiti “b&b”. Più precisamente, «un contributo (si parla di circa 250mila euro) a ristoro dell’Imu - così si legge sul sito del Comune - per chi, proprietario di un immobile in area Unesco (vale a dire l’area inclusa entro il circuito dei viali corrispondente all’antica cerchia delle mura trecentesche, in larga parte demolita nella seconda metà del XIX secolo, ndr), nel corso del 2024 ha cessato attività di locazione turistica o altra attività ricettiva extra-alberghiera ed è passato a un affitto di tipo residenziale».
Una misura, prosegue il comunicato di Palazzo Vecchio, «che prosegue le azioni già intraprese per mettere un freno alle locazioni turistiche brevi al fine di migliorare la vivibilità del centro storico Unesco, favorire e incentivare la residenza». Coloro che si mostrano critici verso questo tipo di impostazione - la quale, a dir la verità, non è certo esclusiva dell’amministrazione fiorentina - si chiedono e domandano, qualora davvero una città come Firenze dovesse vedersi abbandonata dal flusso turistico, come potrebbe “mantenersi”, ma tant’è. La sindaca Sara Funaro - che non appena eletta ha messo il contrasto al turismo di massa al centro della propria agenda politica adottando varie misure proprio per contrastare il fenomeno degli affitti brevi sulla scia di quanto già portato avanti dal suo predecessore Dario Nardella- si mostra invece più che convinta, forte anche di un certo sostegno daparte di parecchi residente.
E, oltremodo soddisfatta del provvedimento emanato, parla di «strada da perseguire per una Firenze che sia sempre più viva, vissuta e vivibile. La questione abitativa è centrale per una città che sia davvero attenta a tutti e vicina alle esigenze di chi la vive». Tornando alla misura, consiste come detto nel rimborso dell’avvenuto pagamento dell’Imu 2024 e corrisponde alla quota d’imposta relativa al periodo decorrente dalla sottoscrizione del contratto di locazione residenziale. Il contributo viene comunque erogato solo su richiesta, da presentare entro il 30 dicembre 2024. Detto dello sgravio dell’Imu, a partire dal 2025 a Firenze scatterà il divieto di installare le keybox, le cassette per le chiavi che i proprietari di appartamenti attaccano ai cancelli per consentire i check-in “automatici “fai da te” e dunque senza bisogno di presenziare al momento dell’arrivo dei turisti. Il mese scorso, invece, la giunta Funaro aveva presentato una proposta per inserire vincoli e divieti all’apertura di nuovi negozi e ristoranti in ben quaranta strade del centro storico, per tutelare le attività commerciali storiche e locali.
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