A Milano
La sinistra dichiara guerra ai Suv, una nuova super-tassa: ecco chi vogliono colpire
Guidi un Suv, un crossover o una station wagon? E allora paga. La proposta è quella di “tassare” gli automobilisti che guidano auto di grandi dimensioni e che vogliono parcheggiare sulle strisce blu a Milano. E non per qualche spicciolo, perché la tariffa potrebbe raddoppiare o triplicare. Nelle prossime settimane, in fase di approvazione di bilancio, questa proposta potrebbe diventare realtà. Intendiamoci, l’idea non è nuova: già nel luglio scorso il consigliere Enrico Fedrighini (Gruppo misto) e altri colleghi di maggioranza, tra dem e ecologisti, avevano presentato una mozione chiedendo al sindaco, Beppe Sala, e alla giunta di «programmare una adeguata maggiorazione della tariffazione della sosta su strada (da due a tre volte la tariffa ordinaria in ogni ambito di sosta interessato) che dovrà riguardare tutti i veicoli privati per trasporto passeggeri, indipendentemente dalla residenza o domiciliazione del proprietario, a partire da un peso superiore alle 1,6 tonnellate con motore termico o elettrico».
Il principio è semplice: più spazio occupi, più paghi. Lo stesso Fedrighini precisa: «Non è una mozione anti-Suv perché riguarda tutte le auto, anche quelle elettriche che pesano di più e occupano più spazio. La priorità è quella di liberare lo spazio urbano, non di punire chi ha un Suv. Se non liberiamo spazio, anche se da domani raddoppiassero le corse del servizio pubblico servirebbe a poco». Una proposta che arriva sulla scia del referendum cittadino che si è tenuto a Parigi nel febbraio scorso e che ha sancito di triplicare le tariffe di parcheggio per i modelli di auto più pesanti e ingombranti. Quello che però non è stato sottolineato è che al voto nella capitale francese hanno partecipato meno di 80mila persone - poco più del 5,5% degli aventi diritto e che il 54% di loro ha votato in favore della proposta. Non proprio un plebiscito. E oltretutto l’aumento all’ombra della Tour Eiffel riguarda solo i non residenti.
«Almeno a Parigi hanno avuto la decenza di fare un referendum e chiedere ai cittadini, anche se è stata una farsa. Milano non è paragonabile a Parigi, dove il servizio di trasporto pubblico è molto più esteso. Ma più in generale si tratta di una stupidaggine mossa dall’intento ideologico di colpire quelle che, da una certa parte politica, vengono identificate come le macchine dei ricchi anche se non è assolutamente così», dice il direttore di Quattroruote, Gian Luca Pellegrini, che continua: «1,6 tonnellate è il peso di un’utilitaria elettrica. Questa giunta non incentiva mai gli automobilisti a lasciare a casa la propria auto ma continua solo a tartassarli». Secondo i dati di Jato Automotive Intelligence, il peso medio di un’auto venduta nel 2001 era di 1.328 kg. Questo totale è aumentato quasi ogni anno fino agli attuali 1.600 kg.
In più, i dati dell’Associazione delle Case automobilistiche estere che operano in Italia (Unrae) certificano che da gennaio a ottobre del 2023, la quota dei cosiddetti Suv (che comprende tutte le vetture a ruote alte) è del 57% sul mercato totale: quasi sei auto nuove su dieci appartengono a questa categoria. A Milano circolano ogni giorno 700mila auto (51 auto ogni 100 abitanti), senza contare quelle dei pendolari, quasi altrettante, stimate a quota 650mila. Non è difficile immaginare che almeno la metà di queste abbiano un peso almeno uguale se non superiore rispetto al limite fissato nella mozione. Insomma, non siamo di fronte ad una mozione anti-Suv, ma a un provvedimento che potrebbe riguardare una platea di automobilisti ben più ampia.
Il punto è: perché penalizzare per l’ennesima volta gli automobilisti dopo le continue limitazioni alla circolazione di questi anni piuttosto che ripensare gli spazi urbani senza farsi accecare dal furore ideologico? Certamente far pagare di più i parcheggi agli automobilisti è la strada più facile. E anche la più redditizia per le casse comunali. «Si tratta di un provvedimento scellerato che non va a colpire i ricchi, ma le famiglie. D’altra parte», dice Riccardo Truppo, capogruppo di Fdi in Consiglio comunale, nettamente contrario, «questa giunta non sa più cosa inventare, dopo il fallimento evidente dei provvedimenti delle limitazioni al traffico, del tutto inutili per l’ambiente. Senza contare la drastica riduzione delle corse dei mezzi pubblici».