Altolà
Ita-Lufthansa, colpo di scena: accordo bloccato, "l'Italia non si svende"
Accordo bloccato nella notte tra Ita e Lufthansa. Gli ultimi eventi tra il ministero dell'Economia e il gruppo tedesco potrebbero far saltare ben due anni di trattative. Una brusca frenata dopo che le nozze tra i due gruppi avevano addirittura ricevuto un via libera preliminare da parte della Commissione europea. La battuta di arresto ci sarebbe stata poco prima dell'invio a Bruxelles dei documenti per l’ok all'unione. Motivo dei dissidi pare sia stato il prezzo: lo ha appreso il Corriere della Sera da due fonti a conoscenza delle discussioni. Nessun commento per ora né da parte del Mef né da Lufthansa.
A far perdere le staffe all'Italia la richiesta dei tedeschi di uno "sconto". Nel mirino ci sarebbero finite alcune clausole contrattuali relative alla cifra da sborsare in seguito al primo aumento di capitale riservato a Lufthansa. Stando a quanto trapelato finora, il colosso tedesco avrebbe evidenziato che il closing, ovvero la fase conclusiva dell'acquisizione, che arriverà probabilmente a fine anno, dovrebbe vedere un "aggiustamento" della cifra relativa alla seconda tranche da 325 milioni, perché Ita rispetto a sei mesi prima avrà perso valore.
na richiesta che Roma avrebbe respinto con forza, sulla base dei risultati finanziari dell’ultimo trimestre dell’anno che nel trasporto aereo è quasi sempre uno dei peggiori perché si tratta del periodo nel quale le aviolinee perdono soldi. "L’Italia non svende la sua compagnia", questo quanto filtra da fonti del governo. Di fronte a questo ostacolo, le trattative sono andate avanti tutta la notte. Ma lo strappo sarebbe tale da rischiare di far saltare del tutto l'accordo a cui si sta lavorando da mesi.