Guerra commerciale

Cina, scattano i dazi Ue sulle auto elettriche: ecco i marchi interessati e cosa cambia

"È imposto un dazio compensativo definitivo sulle importazioni di nuovi veicoli elettrici a batteria, progettati principalmente per il trasporto di nove o meno persone, conducente compreso, esclusi i veicoli di categoria L ai sensi del regolamento (Ue) n. 168/2013183 e i motocicli, azionati (indipendentemente dal numero di ruote in movimento) esclusivamente da uno o piu motori elettrici, compresi quelli con un range extender a combustione interna (un’unita di potenza ausiliaria), attualmente classificati nel codice NC ex 8703 80 10 (codice Taric 8703 80 10 10) e originari della Repubblica Popolare Cinese". Il testo dell'articolo uno della nuovo regolamento Ue sulle importazioni delle auto elettriche parla chairo. 

La Commissione europea ha adottato i dazi anti-sussidi sulle auto elettriche a batteria importate dalla Cina nell’Unione europea. Vengono imposte tariffe aggiuntive del 17% per il Gruppo Byd; 18,8% per il Gruppo Geely; 35,3% per il Gruppo Saic; 7,8% per Tesla; 20,7% per altre aziende che hanno collaborato all’indagine dell’Ue e, infine, 35,3% per tutte le altre societa. È quanto si legge nel regolamento di attuazione. La decisione sara pubblicata domani sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue e i dazi entreranno in vigore dal 31 ottobre.

 

 

Le cifre, riviste il 4 ottobre scorso, sono: il 17% per BYD resta invariato, per Geely i dazi si attestano al 18,8%, per SAIC si arriva 35,3, per Tesla le tariffe sono al 7,8% rispetto al 9%, mentre gli altri produttori che hanno collaborato il dazio sarà del del 20,7%. Infine, per chi non ha collaborato è prevista un’aliquota massima del 35,3%. In sostanza la Commissione introdurrà tariffe fino al 45,3%, ovvero del 35,3% più l’imposta standard del 10% già in vigore sulle auto dell’Ue.