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Debiti con il Fisco? Scatta il blocco dello stipendio: la novità per gli statali

I dipendenti statali che hanno delle pendenze col fisco non riceveranno più lo stipendio: la novità arriva dalla nuova legge di bilancio. Nell’articolo 10, commi 4 e 5, si legge che i lavoratori pubblici che hanno multe, cartelle o debiti nei confronti di una pubblica amministrazione, che si tratti del comune o dell’Agenzia delle entrate, di importo superiore a 5mila euro, si vedranno bloccare il pagamento dello stipendio, della pensione e dell’indennità di licenziamento, ma solo se di importo superiore ai 2500 euro e nel rispetto dei limiti di pignorabilità. E lo stop verrà revocato solo quando sarà saldato il debito. 

Questa norma, dunque, mette sullo stesso piano i dipendenti della pubblica amministrazione e le imprese che hanno crediti commerciali con la PA. Tuttavia, non entrerà in vigore subito ma solo a partire dal primo gennaio 2026. “Limitatamente alle somme dovute a titolo di stipendio, di salario o di altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego, comprese quelle dovute a causa di licenziamento, le disposizioni di cui al comma 1 (quelle relative alle imprese, ndr) si applicano anche al pagamento di importi superiori a duemilacinquecento euro - si legge nel testo - in tal caso, i soggetti di cui allo stesso comma 1 verificano la sussistenza di un inadempimento del beneficiario all'obbligo di versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento per un ammontare complessivo pari almeno a cinquemila euro”.

 

 

 

Sempre in tema di contrasto all’evasione, infine, arriva anche la stretta, anticipata da ItaliaOggi, dei rimborsi spese in contanti. Tutte le spese sostenute per alberghi, taxi, pranzi e altro per conto dell’azienda dovranno essere rimborsati con bonifico o altro strumento di pagamento tracciabile.