parla il ministro
Giorgetti sulle banche: "Extraprofitti? No, sacrifici". Poi smonta la balla sul catasto
Chiusa la Manovra, Giancarlo Giorgetti si presenta a Palazzo Chigi per la consueta conferenza stampa. Di fronte ai giornalisti il ministro dell'Economia ha riassunto le misure previste dal governo. Tra queste il celebre contributo delle banche: "C'è un significativo intervento su banche e assicurazioni - esordisce -. Qualcuno lo chiama extraprofitto, qualcuno lo chiama contributo, io lo chiamo sacrificio e spero che abbiate compreso adesso che cosa intendevo quando ho usato questo termine di cui si è purtroppo abusato in queste settimane. Lo capisco da parte dalle opposizioni e mi dispiace per loro, ma adesso diventa intellegibile a tutto il popolo italiano".
Ma il sacrificio non riguarda solo gli istituti di credito. "C'è un sacrificio anche da parte dei ministeri" ma anche "enti, soggetti e fondazioni a vario titolo che non sono esattamente figlie di ministeri, ma ricevono contributi a carico dello Stato, saranno chiamate a rispettare alcune regole di buona finanza". Quanto basta a far pensare al leghista che "qualcuno possa rinunciare al contributo pubblico, altri continueranno ma dovranno adeguarsi".
Spazio poi al chiarimento sul catasto. "La vicenda - sottolinea - non è contenuto nella legge di Bilancio, semplicemente perché c'è già nell'ordinamento, ed è uno degli impegni che abbiamo assunto nel Piano strutturale di bilancio". Tradotto: "Non c'è l'aggiornamento delle rendite catastali, ma banalmente c'è quello che è già normalmente previsto per tutti noi: cioè chi ha usufruito del Superbonus deve fare l'aggiornamento delle mappe catastali e per chi non ha mai dichiarato al catasto un'abitazione andremo a vedere se l'immobile esiste o non esiste. Per quanto riguarda l'allineamento non è contenuto nella legge di Bilancio, ma è un impegno europeo che sarà gestito con le indicazioni che arriveranno dal Parlamento nel decreto legislativo sulle accise che abbiamo approvato ieri".