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Landini minaccia ancora il governo: "Pronti allo sciopero generale"

Il governo non aumenterà le tasse. A riguardo Giancarlo Giorgetti è stato chiaro, anzi, chiarissimo. Eppure qualcuno sembra non voler sentire. E così, ecco che Maurizio Landini torna a minacciare. "Se il governo non ci ascolta siamo pronti anche ad arrivare allo sciopero generale - afferma il segretario della Cgil intervistato dal Tg3 -. Noi non solo diciamo che non bisogna tagliare la spesa sociale, ma che va aumentata: bisogna aumentare la spesa sanitaria, perché così la sanità non funziona, e bisogna aumentare la spesa per le scuole. Bisogna aumentare i salari dei lavoratori. Quindi abbiamo già detto al governo non solo che non deve tagliare, ma che deve andare a prendere i soldi dove sono: investendo sul fisco e andato a prendere le risorse".

Le mobilitazioni ci sono già, eppure Landini non ne esclude di nuove: "È chiaro che se il governo non ci ascolta, dopo queste iniziative di questo mese siamo pronti anche ad arrivare allo sciopero generale". Una vecchia abitudine quella del sindacalista che pare non tenere conto delle rassicurazioni del ministro dell'Economia. Intervenendo alla Festa dell'ottimismo organizzata da Il Foglio, il leghista ha ribadito: "Meno tasse non sono promesse ma fatti. Basti vedere quello che abbiamo fatto nella scorsa Legge di bilancio. Il taglio del cuneo che tutti giudicavano impossibile o provvisorio diventerà strutturale, rispondiamo con i fatti a una narrativa che racconta il contrario". 

Giorgetti è poi tornato a parlare del piano dell'esecutivo per perfezionare "gli incentivi fiscali a chi vuole restare al lavoro", intervento che "risponde non solo a un'esigenza di finanza pubblica ma anche al desiderio di chi ha più soddisfazione a lavorare che andare in pensione". In questo senso "lo Stato potrebbe accettare di rinunciare al versamento di contributi o ad altro".