Mister Cgil

Manovra, Maurizio Landini la spara: "Non escludiamo nulla"

"Non escludiamo nulla, nemmeno lo strumento che si chiama sciopero generale. Ne parleremo con le altre sigle sindacali": il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, lo ha detto in piazza della Rotonda a Roma al presidio Cgil-Uil contro il ddl lavoro in discussione oggi alla Camera. Proprio sul ddl ha detto: "E' un disegno di legge non per il lavoro ma contro il lavoro, perché lo precarizza ancora di più. Di precarietà ce n'è anche troppa. Si conferma che siamo di fronte a un governo che è pericoloso per i lavoratori e per il Paese". Secondo lui, inoltre, nel disegno di legge "ci sono cose che sono una e vera propria porcheria, il contrario di ciò di cui abbiamo bisogno". 

"Il mandato che ho ricevuto ieri dalla mia assemblea generale - ha proseguito Landini - è di usare questi mesi per una mobilitazione che, se necessario, arrivi anche fino allo sciopero generale". E ancora: "La nostra battaglia in ogni caso non si ferma con questa legge di bilancio, perché com'è noto abbiamo raccolto le firme per i nostri referendum sul lavoro per dimostrare che questo governo non ha l'appoggio della maggioranza di questo Paese". Sulla base di una manovra che ancora non c'è, il segretario della Cgil ha poi attaccato l'esecutivo: "Il Piano strutturale di bilancio è una scelta del governo di subire le logiche dell'austerità. Un piano che nei prossimi sette anni ci indica tagli e sacrifici". 

 

 

 

Di fare sacrifici, ha sottolineato Landini, "mi sono rotto le scatole, perché rappresento quella parte che i sacrifici li ha già fatti e questo Paese da un certo punto di vista sta in piedi per il lavoro delle persone e per le tasse che queste persone pagano". I soldi, secondo lui, "bisogna andarli a prendere dove sono. E i soldi sono nell'evasione fiscale, e nel non aver tassato le rendite finanziarie e immobiliari. Il governo, anziché fare tagli di spese, affronti il tema di come aumentare le entrate". I giudizi sul lavoro del governo non sono finiti qui. Perché poi il segretario della Cgil ha proseguito: "Stiamo proponendo una riforma di tutto il sistema fiscale che va nella direzione opposta a quello che sta facendo il governo. Siamo per un sistema progressivo e la flat tax è una presa in giro". E ancora: "La riforma fiscale è il tema fondamentale ed è il tema della mobilitazione che come sindacato da mesi abbiamo messo in campo. Ed è quello che stiamo chiedendo a questo governo che sta andando esattamente dalla parte opposta con condoni e flat tax".