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Successione, decreto in Gazzetta Ufficiale: novità su quando si avranno i soldi

Il decreto legislativo di attuazione della delega fiscale - pubblicato giovedì 3 ottobre in Gazzetta Ufficiale - presenta alcune novità interessanti. Tra queste c'è quella che punta ad agevolare la successione per gli eredi unici fino al compimento del 26esimo anno di età. In questi casi, e se nell'asse ereditario ci sono beni immobili, sarà possibile utilizzare le somme del defunto nelle banche per pagare le imposte catastali, ipotecarie e di bollo.

Le donazioni in vita non entrano nell’asse ereditario ai fini della base imponibile delle successioni. Introdotto dal nuovo comma 4-bis all’art. 48 del Testo Unico sull’imposta sulle successioni e donazioni al fine di prevedere che le banche e gli altri intermediari finanziari debbano consentire all’unico erede, purché di età anagrafica non superiore ai ventisei anni, lo svincolo delle attività cadute in successione quando nell’asse ereditario vi sono beni immobili.

Si tratta di "un'impostazione che serve per consentire ai più giovani - ha spiegato il tesoriere del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili con delega alla fiscalità Salvatore Regalbuto -, di cui si presuppone possano essere privi di fondi o in carenza di reddito, di poter sbloccare presso le banche i fondi sui conti correnti dei defunti per pagare le imposte ipotecarie di successione e le imposte di bollo senza dover attendere la dichiarazione di successione. Vengono anche agevolati, sgravandoli dall’imposta, i trasferimenti di aziende e delle partecipazioni sociali di controllo se il soggetto erede - ha concluso - le mantiene per 5 anni".