Il bonus
Bonus Natale, 100 euro in più nella tredicesima: chi può ottenerli e come
Giorgia Meloni lo aveva annunciato già a margine dell’ultimo evento di Confindustria: i pochi soldi a disposizione dell’esecutivo saranno ripartiti fra le aziende che assumono a tempo indeterminato e le famiglie in difficoltà, specie se con figli a carico. Una strategia che, a detta dello stesso premier, ha come fine ultimo quello di aumentare il potere d’acquisto degli italiani più in difficoltà.
In quest’ottica si inserisce l’annuncio del governo di quello che è già stato ribattezzato “bonus Natale”, ovvero un surplus che sarà inserito nella tredicesima. Nello specifico, si tratta di un'indennità di 100 euro per il 2024, destinata ai lavoratori con un contratto da dipendenti e con un reddito complessivo non superiore a 28mila euro. Nel conto del reddito complessivo verranno considerate anche la quota esente dei redditi agevolati in regimi di favore previsti per chi ha trasferito la propria residenza in Italia. Al contrario, non si terrà conto del reddito dell'immobile adibito ad abitazione principale e di quello delle relative pertinenze.
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Altro requisito da soddisfare, proprio nell’ottica di supportare i nuclei familiari più estesi, è quello di avere un coniuge «non legalmente ed effettivamente separato e almeno un figlio, anche se nato fuori dal matrimonio, riconosciuto, adottivo o affidato». In alternativa, è necessario avere «almeno un figlio» fiscalmente a carico in presenza di un nucleo familiare monogenitoriale.
Il bonus è frutto di un emendamento del governo al decreto Omnibus, all'esame delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato e avrà un onere di 100,3 milioni per il 2024. I 100 euro aggiuntivi in busta paga saranno al netto delle tasse dato che, come specificato dal i tratterà di una somma che «non concorrerà alla formazione del reddito complessivo del lavoratore». Da sottolineare però che l'una tantum verrà riproporzionata in base alla durata del periodo di lavoro svolto dal lavoratore del corso dell'anno.
Chi riterrà di aver diritto al bonus Natale, dovrà farne richiesta scritta al proprio datore di lavoro, pena la non riscossione della somma. Spetterà poi ai sostituti d'imposta, ovvero i datori, verificare in sede di conguaglio la spettanza dell'indennità e, qualora non si rilevi spettante, provvedere al recupero del relativo importo.
Un provvedimento, quello diciso dal governo, che ha scatenato le proteste della sinistra. La deputata del Pd Cristina Tajani ha attaccato il testo del governo poichè «prevede esclusioni ingiustificabili come le coppie conviventi con figli che non avrebbero diritto al bonus». Dai dem la richiesta di avere «più tempo per migliorare il testo che così com'è riguarderebbe una piccola parte di lavoratori». Anche il senatore dem Antonio Misiani, responsabile del dipartimento economia del Pd, ha criticato la misura dato che interesserà «poco più di un milione di lavoratori, 1 su 19». «Gli altri», continua Misiani sul suo profilo X, «non avranno nulla».