I dati

Lavoro, nuovo record di occupati: a luglio oltre 24 milioni

Attilio Barbieri

Nuovo record di occupati in Italia. A luglio, con i 490mila posti in più rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, il numero di italiani al lavoro ha superato la soglia dei 24 milioni. Non sono mai stati così tanti da quando sono iniziate le serie storiche dell’Istat. Il dato - per la precisione 24 milioni e 9mila persone - è sostenuto soprattutto dalla crescita degli autonomi che raggiungono i 5 milioni e 233mila. Le 490mila persone attive in più rispetto a dodici mesi prima sono il risultato di una crescita fra dipendenti permanenti e autonomi, aumentati di 437mila i primi e di 249mila i secondi e una diminuzione di 196mila dipendenti a termine.

Su base mensile, il tasso di occupazione e quello di inattività aumentano, raggiungendo il 62,3% e il 33,3% rispettivamente, mentre il tasso di disoccupazione scende al 6,5%. Plaude il governo, che apprezza i dati positivi ma assicura di non volersi accontentare e di spingere ancora soprattutto su giovani e donne. «L’Italia - commenta la premier Giorgia Meloni - sta crescendo più di altre Nazioni europee, nonostante il rallentamento dell’economia mondiale e la delicata situazione internazionale.

 

 

 

I dati macroeconomici, Pil, occupazione, export, investimenti, sono positivi e rappresentano un segnale di grande fiducia. Sono dati - aggiunge la presidente del consiglio- che dovremmo raccontare, di più e meglio, perché non lo faranno molti altri». In effetti il record di occupati è arrivato mentre la politica monetaria della Bce resta fortemente restrittiva- con inevitabili ripercussioni sull’attività economica e mentre i fattori di crisi a livello internazionale si moltiplicano.

«Non siamo ancora del tutto soddisfatti, mala costanza di questi risultati conferma che la direzione del nostro impegno è quella corretta», rimarca invece la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone. Le politiche messe in campo «stanno funzionando», aggiunge la viceministra Maria Teresa Bellucci. Fra l’altro cresce soprattutto la componente femminile della forza lavoro. Nel confronto sull’anno, vale a dire luglio 2024 su luglio 2023, fra i nuovi occupati in termini assoluti le donne sono 293mila in più, gli uomini 198mila. «I dati diffusi dall’Istat evidenziano in maniera significativa come gli ultimi due anni abbiano registrato una crescita molto positiva in particolare dell’occupazione di donne e giovani, da sempre fasce più deboli nel mercato del lavoro», afferma il segretario confederale della Cisl Mattia Pirulli.

«Il tasso di disoccupazione ai minimi storici nasconde però la necessità di una seria strategia per lo sviluppo delle competenze richieste dal mercato», aggiunge, «una necessità evidenziata dall’aumento degli inattivi». Anche nell’intera Eurozona a luglio la disoccupazione è in discesa: cala al 6,4%, rispetto al 6,5% di giugno, secondo i dati Eurostat. Nella Ue resta stabile al 6%. Tra i Paesi, ai minimi si piazza la Repubblica Ceca (2,7%), ai massimi la Spagna (11,5%). Tra i big, per la Germania è al 3,4%, la Francia al 7,5%. La disoccupazione giovanile (sotto i 25 anni) risulta in calo al 14,5% nella Ue (dal 14,6% di giugno) e al 14,2% nell’Eurozona (dal 14,4%). Scattano, intanto, i nuovi incentivi al lavoro per i giovani con disabilità: da lunedì 2 settembre potranno essere presentate le domande all’Inps. La misura riconosce un contributo a favore di enti del Terzo settore ed Onlus per ogni persona con disabilità, di età inferiore ai 35 anni, assunta con contratto a tempo indeterminato tra il primo agosto 2020 e il 30 settembre 2024, per lo svolgimento di attività conformi allo statuto di questi enti.