Imposte e tasse

"Pizzo di Stato" e Meloni? Crolla la balla della sinistra: Fisco, il report che zittisce i compagni

Il fisco punta sui maxi debitori con un ufficio ad hoc che recuperi cartelle sopra i 250mila euro. Si tratta del 2% del totale dei soggetti con cartelle. Nel 2023 gli incassi riferibili a questi contribuenti hanno rappresentato il 39% del totale riscosso. Lo riporta Italia Oggi. L'attività di riscossione, comunque, risulta sempre più attiva: nel 2023 infatti il 66% delle cartelle notificate nel 2022 è stato oggetto di una prima azione di recupero attraverso intimazioni, pignoramenti o preavvisi di fermo. Si tratta di un +13% rispetto al 2022. Questi i dati che emergono dal rapporto di verifica dei risultati della gestione 2023 dell’agenzia delle entrate e dell’agenzia delle entrate riscossione. 

Nel rapporto viene misurata anche la capacità dell’agente della riscossione di avviare velocemente l’attività di recupero sul complesso dei crediti affidati dagli enti creditori e notificati ai contribuenti attraverso un indicatore calcolato come il rapporto tra il valore del carico sul quale è stata attivata una azione di recupero e il valore del carico complessivamente affidato e notificato.

 

 

 

Già nel 2023 le azioni attivate sui maxi debitori avevano rappresentato il 28% del totale relativo a procedure cautelari su beni immobili (comunicazioni preventive di ipoteca e successive iscrizioni ipotecarie) e il 41% del totale delle procedure di pignoramento, di cui fanno parte soprattutto quelli sui conti correnti bancari e quelli per crediti per pagamenti della pubblica amministrazione segnalati ai sensi dell’art. 48-bis del dpr n.602/1973. Questo, comunque, dimostra l'impegno del governo Meloni nella sua lotta all'evasione, messo in dubbio invece dalla solita sinistra.