E dà lezioni...

Carlo De Benedetti, le sue "imprese": il crac Sorgenia tra aiuti pubblici e Mps

Sandro Iacometti

Vi ricordate il crac di Mps, il processo per disastro ambientale per la centrale a carbone di Vado Ligure e il discusso meccanismo dei sussidi pubblici green Cip6 concessi anche a chi opera coi combustibili fossili? Vi potranno sembrare tre vicende totalmente slegate tra loro, ma c’è un filo “rosso” che le unisce. Dietro a tutte spunta, direttamente o indirettamente, il nome di Carlo De Benedetti, che a quanto pare deve aver ritrovato la sua tessera numero uno del Pd (diceva polemicamente di non averla mai ricevuta) e ha deciso che a dargli fastidio non sono più i suoi figli, accusati più volte di aver svenduto la Gedi (con le sue storiche testate) agli Elkann, ma l’editore di Libero, Il Tempo e Il Giornale. Eh sì, dopo aver fatto il bello e il cattivo tempo per decenni con la sua Repubblica, aver ottenuto generosi finanziamenti dalle grandi banche italiane di sistema, ma soprattutto da quella rossa di Siena, aver usufruito delle privatizzazioni di Bersani per acquisire aziende e aver incassato per anni generosi incentivi provenienti dalle tasche dei contribuenti. (...)

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