Si salvi chi può
Casa green, scatta il panico: 2,5 milioni vogliono vendere per sopravvivere
Troppe spese per ristrutturare casa, meglio venderla. Nonostante sia entrata in vigore meno di un mese fa, la nuova direttiva Ue sulle “case green” sta già scatenando il panico tra i cittadini nel Bel paese. Secondo l’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Bilendi, sono quasi 2,5 milioni gli italiani che hanno già deciso di mettere in vendita la propria abitazione proprio per evitare possibili futuri costi di ristrutturazione. Ma persino chi è intenzionato a comprare ora viene condizionato dalla nuova norma.
Che è stata decisa, e approvata tra le critiche di vari Paesi, dai piani alti di Bruxelles con l’intento di ridurre progressivamente le emissioni di Co2 del parco immobiliare Ue per raggiungere la totale decarbonizzazione entro il 2050 attraverso la riqualificazione del patrimonio edilizio europeo e il miglioramento dell’efficienza energetica. Stando ai risultati dell’indagine, ad oggi ci sono circa 3 milioni di italiani in cerca di un immobile che hanno cambiato i propri criteri di selezione limitando la ricerca alle sole abitazioni efficienti, non toccate dalla direttiva Ue. Una tendenza diffusa per lo più nel Nord ovest, dove la percentuale arriva al 60%, a fronte di una media nazionale pari al 50%. C’è poi chi sceglie di fare l’opposto: circa 800mila italiani stanno infatti cercando di acquistare un’abitazione con basse prestazioni energetiche sperando di risparmiare sul prezzo. Un linea di pensiero molto gettonata nelle regioni del Centro Italia (18% a fronte di una media nazionale pari al 13%).
Ricordiamo che, secondo le prime stime, la direttiva Ue sulle case green potrebbe riguardare in Italia quasi 5 milioni di immobili residenziali, con spese di ristrutturazione variabili tra i 20 e i 55mila euro a famiglia. Cifre importanti che ovviamente spaventano milioni di cittadini che rischiano di lasciare a secco non solo i portafogli ma pure di depauperare “i tesoretti” accumulati in decenni di lavoro. Va detto, però, che non tutti sono preoccupati: il 15% del campione intervistato, ad esempio, ha dichiarato di essere fiducioso del fatto che ci saranno aiuti statali per far fronte alle spese di ristrutturazione. C’è, infine, chi crede - sono circa 2,9 milioni - che la norma non diventerà mai operativa. Chissà. Nel frattempo si salvi chi può