Stazioni minori
Con l'intermodalità di FS rinascono i piccoli borghi
Una mobilità sempre più integrata, collettiva e sostenibile per connettere le città a borghi e paesi e contrastare il crescente fenomeno dello spopolamento dei piccoli centri favorendo al contempo la loro riscoperta turistica. È questo uno degli obiettivi del Gruppo FS, guidato dall’amministratore delegato Luigi Ferraris, per favorire lo sviluppo del Paese in un’ottica di integrazione tra infrastrutture e diverse modalità di trasporto.
L’investimento in servizi intermodali e digitali a beneficio dei viaggiatori permette anche la connessione e valorizzazione del patrimonio turistico e paesaggistico italiano attraverso soluzioni combinate con treno, bus, nave o aereo. Un impegno quotidiano per contrastare il crescente svuotamento dai bacini demografici dei comuni più piccoli e meno attrattivi e per sopperire alle disuguaglianze territoriali tra grandi città e aree interne, trasformando queste ultime in poli di interesse. Secondo lo studio "Piccole Stazioni: un tempo nuovo per i borghi” realizzato dal Policy Observatory della Luiss School of Government in collaborazione con il Gruppo FS è emerso infatti che il 78% degli intervistati ritiene che risiedere in un borgo offra una migliore qualità della vita rispetto alla città evidenziando il desiderio di riconnessione con ritmi di vita più autentici e meno frenetici di quelli metropolitani.
Di particolare interesse che il 39% dei giovani tra i 18 e i 34 anni abbia valutato positivamente la possibilità di vivere in un borgo. Questa tendenza, tuttavia, secondo il Policy Observatory si scontra con alcune sfide, come l'accesso ai servizi, la connettività e le opportunità di lavoro. I piccoli comuni rappresentano il 70% del macrocontesto italiano con quasi 10 milioni di abitanti. La sfida è dunque rilanciare strategicamente questi borghi con azioni mirate tese alla loro riscoperta, ripopolamento e digitalizzazione.
Va in questa direzione il progetto Stazioni del Territorio, promosso dalle società del Gruppo FS e rivolto agli scali ferroviari dei comuni con meno di 15 mila abitanti con l’obiettivo di offrire alle stazioni ferroviarie non solo una rinnovata centralità ma anche un cambio di visione: da semplici snodi ferroviari a hub di servizi, cultura e coesione sociale per le rispettive comunità locali. Stazioni dunque convertite a spazi multiservizi per i cittadini e le comunità oltre che anelli di congiunzione tra diversi sistemi di mobilità di persone e merci.
Il Gruppo FS ha 2.200 stazioni operative, di cui 1200 nei comuni sotto i 15 mila abitanti e il progetto, che coinvolgerà 20 scali in tutta Italia, ha già preso il via in cinque stazioni pilota, situate nelle quattro regioni del Centro Italia coinvolte nei sismi del 2009 e del 2016. Nei locali multiservizi della stazione di Popoli-Vittorito oggi si terrà uno screening gratuito per la prevenzione dell'osteoporosi, iniziativa che si unisce a quelle già in corso come le partnership con Federfarma, FIMMG e Croce Rossa che hanno permesso di allestire farmacie dei servizi, ambulatori medici, aule didattiche perla formazione di operatori e volontari e un centro di ascolto psicologico.
Grazie alla collaborazione poi tra Rfi e Amazon, sono stati installati gli Amazon Locker, armadietti che consentono ai cittadini il ritiro self-service dei propri acquisti online e con Infratel Italia si è potuto attivare anche il servizio di WI-FI gratuito. L’iniziativa mira infatti a trasformare le stazioni in centri polifunzionali utilizzando fabbricati, con spazi disponibili, e aree esterne in disuso così da metterli a disposizione della cittadinanza con l’inserimento di servizi polivalenti e di pubblica utilità. Rilanciare dunque i piccoli borghi partendo dalle stazioni e dai collegamenti che devono essere sempre più capillari e integrati attraverso Frecce e Freccialink che collegano più di 150 destinazioni in tutta Italia.
Cresce infatti l’offerta intermodale del Polo Passeggeri del Gruppo FS, con collegamenti verso 19 porti e 23 aeroporti, ai quali si aggiungono 12 rotte FRECCIALink, il servizio realizzato con autobus dedicati in connessione con le Frecce, e 159 link per mete turistiche in connessione con i treni del Regionale. Un sistema di collegamenti intermodali che permettano di godere del viaggio come, lasciando il mezzo privato per raggiungere comodamente i borghi d’Italia, le più belle località marittime e di montagna e i piccoli centri che rendono grande il patrimonio culturale, paesaggistico ed enogastronomico del Paese.