Buco nero continuo

Superbonus, "117,5 miliardi di oneri per lo Stato al 31 marzo"

Sono 117,5 i miliardi di debito accumulato dallo Stato per il Superbonus al 31 marzo 2024. Basterebbe questo numero, al di là di ogni ulteriore riflessione politica, a chiarire quanto ci stia costando la misura bandiera voluta e difesa del Movimento 5 Stelle e, a ruota, pure dal Partito democratico. Un pozzo senza fondo per le casse pubbliche, un buco nero che condiziona in negativo risorse e scelte per il futuro prossimo. E che ha costretto il governo di centrodestra a correre subito ai ripari, annullando la misura "dopante".

I 117,5 miliardi, tecnicamente, sono gli investimenti ammessi a detrazione del Superbonus 110%, secondo quanto messo nero su bianco dal report mensile dell'Enea. Il totale degli investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione invece è di 111,6 miliardi. In totale sono 494.406 gli edifici ammessi al provvedimento, di cui 132.492 condomini, 244.682 edifici unifamiliari, 117.224 unità immobiliari funzionalmente indipendenti e 8 castelli. Le detrazioni maturate per lavori conclusi ammontano a 122,2 miliardi

 

 

 

"Tornando alla definizione di Draghi del debito buono forse abbiamo fatto un po' di debito non troppo buono e adesso dobbiamo essere in grado di generare in modo selettivo investimenti che meritano l'aiuto pubblico", sono le parole pronunciate poco prima dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti intervenendo a Selecting Italy - Attrazione investimenti esteri e catene regionali del valore organizzato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome con la Regione Friuli Venezia Giulia. "Le grandi transizioni implicano inevitabilmente la mano pubblica al fianco degli investimenti privati". 

 

 

 

"Senza la fiducia dei risparmiatori italiani e della comunità internazionale è difficile non solo immaginare nuovo debito buono, ma anche la gestione del vecchio debito che abbiamo ereditato. Da qui alcune decisioni impopolari". Il riferimento era al Superbonus, ovviamente, anche se il ministro non ha mai citato questa misura.