Tanto rumore per nulla
Bollette, taglio del 20%: una buona notizia, ecco quando crollano
«Con la fine del mercato tutelato, fiocherrano le truffe». «Ecco tutti i consigli per risparmiare soldi, chi non si passa al mercato libero avrà aggravi fino a 177 euro». «Più volte abbiamo mostrato le nostre perplessità, convinti che si dovesse e potesse prorogare il tutelato, visto che anche il Pnrr l’avrebbe permesso». Quante di queste dichiarazioni abbiamo letto o sentito a cavallo tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024? La gran parte di voi si ricorderà certamente dei numerosi appelli portati avanti dalle Associazioni dei Consumatori che hanno fatto passare un Natale d’ansia a milioni di famiglie. Dichiarazioni che ora si possiamo definire truffaldine. Già perchè proprio ieri su questo ha parlato il presidente dell’Arera (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti Ambiente), Stefano Besseghini, in audizione in videoconferenza in commissione Attività produttive della Camera, sui risultati delle aste per il Servizio a tutele graduali dell’elettricità. «Per questi utenti il passaggio al 1 luglio dal servizio di maggior tutela al servizio a tutele graduali comporterebbe, alle attuali condizioni, un risparmio complessivo di circa 130 euro l’anno per ogni punto di prelievo».
PORTAFOGLI PIU GONFI
«Se poi consideriamo che la spesa annua di una famiglia tipo, da 2.700 kWh, per quest’anno è di circa 600 euro» ha aggiunto il numero uno di Arera, «questo è un risparmio significativo di più del 20 per cento. Certo si tratta di numeri stimati ad oggi, ma indicativi di quello che troveremo nel mese di luglio». E questo calo in bolletta per Bes seghini è senza ombra di dubbio legato a doppio filo al modello d’asta «che è stato rinnovato rispetto alle aste precedenti e che si è rive lato uno strumento valido e ade guato a garantire la parità di tratta mento fra gli operatori del merca to, con esiti realmente concorrenziali, a beneficio dei clienti, grazie alla pluralità dei partecipanti in tutte le aree territoriali. Il bilanciamento di diversi fattori» ha proseguito il presidente di Arera, «ha indotto i partecipanti a formulare offerte molto diverse, con numerosi casi di offerte a valori negativi». Quindi è proprio grazie al rinnovo di questo meccanismo che potremmo avere già dai prossimi mesi minor costi in bolletta.
LE ASTE HANNO FUNZIONATO
Un altro fatto che pare aver influito sulla scelta dell’operatore da scegliere nel passaggio da tutelato a mercato libero «è stato certamente il radicamento territoriale dell’impresa nella fornitura di altri beni e servizi, e la possibilità» secondo Besseghini, «di continuare a servire i clienti in condizioni di libero mercato al termine del periodo triennale di assegnazione del servizio. Il decreto ministeriale del maggio 2023 infatti consente, al termine del periodo, i clienti riforniti nell’ambito del servizio a tutele graduali siano contrattualizzati sul libero in base al meccanismo del silenzio assenso». E questo ha semplicato ancora di più la scelta dell’operatore a cui affidarsi. Sempre ieri, parlando in Commissione, Besseghini ha annunciato che a metà marzo sarà attivato il tavolo coi consumatori sul superamento della tutela, che servirà come un punto di confronto per raccogliere pure ulteriori sollecitazioni e stimoli a far meglio. Ad esempio rendendo più semplice e completa la bolletta. Un unico neo serve sanare per il Codacons: il Governo deve intervenire per eliminare il paradosso che si determinerà dal 1 luglio dove i clienti vulnerabili si ritroveranno a pagare di più rispetto al servizio a tutele graduali. «Serve evitare dan ni alle categorie di utenti più fragili, che necessitano di più tutele e prez zi più bassi» ha spiegato il presidente Carlo Rienzi.
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