Conti in tasca

Bollette: toh, il libero mercato della luce fa risparmiare 73 euro all'anno

Luigi Merano

La notizia non è ancora ufficiale, ma la sostanza sembra ormai chiara: con la fine del mercato tutelato i consumatori ci andranno a guadagnare. Altro che stangata. Ad offrire ulteriori indizi a supporto dell’inutilità del polverone politico creato dalla politica sulla liberalizzazione delle bollette sono i risultati delle aste competitive, effettuate da Acquirente Unico lo scorso 10 gennaio, che hanno selezionato gli operatori del futuro servizio a tutele graduali dell’elettricità, a cui saranno assegnati i circa 4,5 milioni di clienti domestici non vulnerabili ancora nel servizio di maggior tutela al 1° luglio 2024.

Sono sette gli operatori che si sono aggiudicati i ventisei lotti in cui è stato diviso il Paese. Ad Enel Energia ed Hera sono andate sette aree (con Enel che conquista Milano e Roma aree dove non incumbent e neanche secondo operatore), 4 a Edison, tre a Illumia, Due ad A2a Energia ed Iren, uno infine a E.On.

LE CONDIZIONI
Arera ricorda «che le condizioni economiche definitive del Servizio a tutele graduali potranno essere definite e rese note solo in prossimità del passaggio al nuovo servizio, nel mese di giugno. Queste condizioni economiche includono la media ponderata dei prezzi di aggiudicazione delle aste calcolata tenendo conto del numero di clienti presenti in ciascuna area che si stima passeranno al Servizio a tutele graduali». Saranno poi aggiornate annualmente sempre in funzione del numero di clienti riforniti nel Servizio a tutele graduali delle diverse aree territoriali. Ma a titolo esemplificativo e non definitivo, sulla base dei dati attualmente disponibili relativi al numero di clienti coinvolti, conclude Arera, «il ‘parametro gamma’ sarebbe pari a -73 euro/POD/anno». Ovvero, a prescindere dal consumo della materia energia, sulla bolletta si risparmieranno 73 euro anno di spese fisse che su base mensile corrispondono a -6 euro al mese.

 

 



«Le aste sono andate bene», afferma il ministro Gilberto Pichetto Fratin, «perché caratterizzate da una grande partecipazione e da una concorrenza tra gli operatori che si traduce in vantaggi per gli utenti. Si è compiuto dunque un altro importante passo verso la liberalizzazione dell’ultimo segmento del mercato elettrico, quello dei clienti domestici. Un bene essenziale a un prezzo ragionevole: questo si aspettano i consumatori ed è ciò che stiamo costruendo attraverso un percorso chiaro e trasparente, che ci pone tra i Paesi più avanzati d’Europa». Per tre anni, dal luglio 2024 al luglio 2027, i clienti domestici non vulnerabili potranno rifornirsi dal vincitore del lotto di competenza al prezzo fissato in sede di asta, ferma restando la possibilità di passare in qualsiasi momento al mercato libero. I clienti che rientrano invece nei criteri di cosiddetta vulnerabilità per il momento resteranno nel regime di fornitura di maggior tutela, in attesa che si svolgano a breve le aste per l’individuazione degli operatori che applicheranno loro condizioni fissate da Arera.

Soddisfatte persino le associazioni dei consumatori, che inizialmente erano sul piede di guerra. «I prezzi della luce che saranno applicati ai consumatori che sono attualmente in tutela e che non faranno alcuna scelta da qui al primo luglio 2024, finendo così nel Servizio a tutele graduali, sono talmente competitivi, 73 euro in meno all'anno, che il suggerimento generale che possiamo dare loro è di stare calmi - spiega Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale consumatori-, non fare niente e restare per il momento dove sono. Difficile, infatti, pur se sempre possibile, che nel mercato libero attualmente si possano trovare prezzi migliori di quelli del Servizio a tutele graduali».