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Bolletta gas 2024, addio al mercato tutelato: chi pagherà di più
Scatta oggi l'addio al mercato tutelato per quel che riguarda le bollette del gas. La fine del regime agevolato, che garantiva tariffe calmierate, interesserà ben 6 milioni di famiglie. Ma in alcune città le conseguenze saranno più pesanti che in altre. Il prossimo step, per chi non lo ha già fatto, è decidere se scegliere un operatore del gas sul mercato libero. Se non si fa nulla, invece, si passa automaticamente al regime “Placet” alle nuove condizioni. Non cambierà nulla, invece, per circa 2 milioni di famiglie vulnerabili per età over 75, reddito, disabilità: queste categorie resteranno nel tutelato con tariffe definite di mese in mese da Arera come in passato. A luglio toccherà invece alla bolletta della luce: passeranno al mercato libero ben 4,6 milioni di famiglie non vulnerabili.
Intanto, le associazioni a tutela dei consumatori temono tariffe in aumento. Tariffe che potrebbero essere molto più alte al sud. Il Codacons, in particolare, ha calcolato quanto costerà alle famiglie il passaggio al mercato libero, nel caso in cui si scegliesse un contratto a prezzo fisso oppure variabile. Il risultato - come illustrato da La Stampa - è una spesa in più di 242 euro annui a famiglia con il fisso e un risparmio di circa 50 euro con il variabile.
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Per quanto riguarda invece le differenze tra nord e sud del Paese, Assoutenti ha realizzato una indagine in 20 città italiane sui nuovi costi. Per il prezzo fisso, come si legge sul quotidiano torinese, a Roma si registra la spesa maggiore per chi oggi sceglie un operatore del mercato libero, circa 2.045 euro l’anno. Al secondo posto tra le principali città c'è Catanzaro (2.032 euro), seguita da Palermo (2.024 euro). La migliore offerta a prezzo bloccato, invece, si registra a Milano con 1.816 euro annui, con un risparmio pari a 229 euro rispetto a Roma. A seguire ci sono Trieste, Bolzano e Trento con circa 1.837 euro annui. Anche per i contratti a prezzo variabile, poi, è Roma la città con la bolletta “stimata” più cara, con una media di 1.754 euro annui a famiglia. La più conveniente, invece, è Trento, con una bolletta media stimata in 1.553 euro annui. A fare la differenza sono le tassazioni regionali ma anche coefficienti differenti e spese di trasporto.