La direttiva
Statali, aumento sugli stipendi: scatta la rivoluzione, chi lo avrà
Aumenti di stipendio e promozioni in base al merito: questa la principale novità per i dipendenti statali contenuta nella direttiva del ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo. La misurazione e valorizzazione del merito sul lavoro seguiranno le esperienze e i modelli adottati a livello europeo e nell'ambito dell'Ocse. Alla valutazione finale delle performance, fondamentale anche per la consegna del superpremio concordato nel recente contratto nazionale, contribuiranno i pareri dei colleghi, dei dipendenti e anche degli utenti esterni, che potranno dare un loro feedback sui livelli di servizio forniti dall'ufficio pubblico.
Zangrillo al momento sta lavorando alla cosiddetta "direttiva madre", un documento nel quale ai nuovi criteri di valutazione dei dipendenti pubblici corrisponderanno specifici riconoscimenti economici e avanzamenti di carriera. Secondo quanto riportato dal Messaggero, per i dipendenti statali, si prevedono aumenti medi compresi tra i 170 e i 190 euro lordi mensili per i rinnovi contrattuali nel triennio 2022-2024. L'implementazione basata sul merito coinvolgerà anche la valutazione che determina l'erogazione del "trattamento economico accessorio e delle progressioni economiche", includendo premi e scatti economici.
Alla base di questa nuova strategia l'intenzione di spingere i dipendenti pubblici a lavorare in modo autonomo e nell'ottica di raggiungere degli obiettivi di volta in volta. Proprio per questo, l'anzianità di servizio, per esempio, avrà un peso minore tra i criteri di valutazione. Importanti saranno soprattutto l'efficienza e il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
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