Incrementi
Pensioni e tredicesime: aumenti a dicembre, le cifre fascia per fascia
Le pensioni di dicembre rappresentano un “bottino” da non sottovalutare. Tra pochi giorni l’Inps rilascerà sul suo portale il nuovo cedolino e questa volta non mancheranno sorprese. In positivo. Infatti il gruzzolo che arriverà nelle tasche di chi percepisce l’assegno sarà costituito dal dato base rivalutato sull’inflazione stimata (e finale) del 2022, dalla tredicesima e dal bonus che verrà accreditato solo ad alcuni aventi diritto. Ma andiamo per ordine e facciamo i calcoli punto per punto. Partiamo dalla rivalutazione all’inflazione (+0,8%). Il governo ha deciso di accreditare questo “gap” nell’assegno di dicembre. Ecco il conto degli arretrati: per gli assegni che vanno da un minimo di 544 euro a un massimo di 570 arriveranno 44,66 e 46,82 euro in più.
L’aumento una tantum si fa più interessante però man mano che si sale con l’importo base. Gli assegni da 750 euro e quelli fino a 1.000 euro avranno un aumento da 66 e 88 euro sul cedolino. E non finisce qui. Aumenti da 110 euro, 132 e 154 per la fascia di pensioni con importo medio di 1.250 euro, 1.500 euro e 1.750 euro. Incrementi più consistenti per quanto riguarda le pensioni dai 2.000 euro in su. Entreranno 176 euro nelle tasche di chi è alla soglia dei 2.000; 187,00 euro in più per chi percepisce una pensione di 2.500 euro e ben 139,92 per chi prende 3.000 euro.
INCREMENTI CALMIERATI
Con il sistema di rivalutazione “calmierato” che dà una sforbiciata all’adeguamento all’inflazione per gli assegni più alti, la cifra dell’aumento decresce, in proporzione, rispetto a quanto erogato per i ratei più “leggeri”. E così chi ha una pensione da 3.500 avrà un aumento di 144 euro, per gli assegni da 4.000 l’aumento sarà di 165,00 euro, mentre si scende a 146,52 euro per gli accrediti da 4.500 euro. Per le pensioni che raggiungono i 5.000 e i 6.000 euro arriveranno 162,80 euro e 168,96 euro in più. Oltre i 7.000 invece gli arretrati arrivano a 197,12 euro. Va ricordato che la cifra dell’aumento potrebbe essere complessiva (arretrati inclusi) oppure parziale su 12 mensilità per chi invece ha già ricevuto nei mesi scorsi la rivalutazione sull’assegno. Ma non finisce qui. Nel cedolino di dicembre ci sarà anche la tredicesima. Ma sulla tredicesima non vengono applicate una serie di detrazioni e dunque l’importo accreditato sarà leggermente più basso di quello del rateo puro della pensione. Dunque occhio alla differenza tra assegno e tredicesima, il netto accreditato risente di un regime fiscale diverso. Inoltre per alcuni pensionati ci sarà anche il “bonus tredicesima”. Una quota aggiuntiva di 154,94 euro. Il “surplus” in questo caso è riservato a una precisa fascia di pensionati che riceve un assegno particolarmente basso. Si tratta di tutti coloro che hanno un trattamento previdenziale a carico dell’assicurazione generale obbligatoria. Ma anche per tutti coloro che hanno forme sostitutive, esclusive o esonerative o prestazioni previdenziali obbligatori gestiti da enti privatizzati. In questo caso se la pensione è sotto la soglia minima di 7.438,62 euro annui (circa 600 euro al mese) allora il pensionato ha diritto al bonus che si va ad aggiungere a quanto già percepito sul cedolino di dicembre.
CALENDARIO DEI PAGAMENTI
Ricordiamo poi il calendario degli accrediti. La cifra verrà erogata sui conti correnti venerdì 1 dicembre. Per chi ritira allo sportello di Poste italiane ecco qui di seguito le date da segnare: venerdì 1 dicembre per i cognomi dalla lettera A alla C, sabato 2 dicembre per i cognomi dalla lettera D alla K, lunedì 4 dicembre (solo la mattina) per i cognomi dalla lettera L alla P, martedì 5 dicembre per i cognomi dalla lettera Q alla Z. Nei prossimi giorni, sarà possibile consultare il cedolino in anteprima sul portale “MyInps” accedendo con le credenziali personali. Verificate tutte le voci dell’importo, stavolta non ci saranno amare sorprese.