L'analisi
Toni Capuozzo, dubbio e tormento: "L'inferno orribile di Hamas, cosa vuole il nemico?"
Cancellare Hamas dalla faccia della terra. A Toni Capuozzo, inviato di guerra di lunghissimo corso, non è mai mancato il coraggio di portare in tv le verità più scomode e cruente così come i dubbi più sotterranei, i pensieri nascosti dietro la fredda razionalità di chi assiste ai conflitti seduto su un divano. Dopo aver detto la sua, non senza suscitare polemiche, sull’invasione russa in Ucraina e gli eccidi di civili a Mariupol e Bucha, lo storico conduttore di Terra! torna ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica, su Rete 4, per provare a spiegare cosa è accaduto e cosa, soprattutto, potrebbe accadere nelle prossime ore.
Innanzitutto, evitare il pelosissimo balletto dei “ma” e dei “però”. «Bisogna considerare Hamas una organizzazione terroristica. Ma non dobbiamo pensare che siano stupidi. L’inferno orribile è stato fatto sapendo quale sarebbe stata la reazione di Israele e, oltre a tutti gli ostaggi israeliani che hanno fatto, ci sono migliaia di palestinesi che oggi sono ostaggio di Hamas». Non è semplice, ma occorre distinguere tra Hamas, che sfrutta la disperazione del suo popolo, e i palestinesi stessi. E la distinzione sarà chiamata a farla anche il governo israeliano.
«Hamas ha sempre lavorato per il tanto peggio e tanto meglio - ricorda ancora Capuozzo, in collegamento con lo studio -. Ora bisogna capire cosa vuole il nostro nemico». «Per noi, seduti qui, è molto facile dire cosa dovrebbe o non dovrebbe fare Israele perché naturalmente la voglia di farla pagare e cancellare per sempre dalla faccia della Terra, l’esistenza di un’organizzazione come Hamas è legittima, comprensibile». Purtroppo, non è detto che questo sia un obiettivo possibile. E se mai lo fosse, di sicuro avrà un costo altissimo, sotto tutti i punti di vista.