Premier sotto attacco

Stiglitz: "Cosa accadrà presto in Italia". Veleno sulla Meloni

"Penso che ci sia un problema con la reputazione italiana", attacca Joseph Stiglitz, ospite a Villa d'Este a Cernobbio, in una intervista a La Stampa. "Vedo un rischio di recessione", profetizza il Nobel per l'Economia. "Il rialzo dei tassi deciso dalla Bce, le difficoltà della Cina e l'indebolimento dell'economia tedesca sono fattori che impattano sull'Italia, così rischiate quello che si chiama un brusco atterraggio". Quindi getta fango su Giorgia Meloni: "Gli osservatori erano molto nervosi quando Meloni è stata eletta premier. Il lato positivo, che interessa agli stranieri, è che l'Europa può convivere con un calo del Pil. Ma se non sostieni l'Ucraina, e se ti ritiri dall'Europa, questo è un problema più grande. Quindi il fatto che Meloni non fosse pro Putin, come Orban, è stato confortante per tutti, come lo è stato il fatto che fosse più favorevole all'Europa. Sì, è stato un sollievo" ma "non basta".

 

 

"Tutti le hanno dato una possibilità. Ma erano molte, molte le riserve che vanno considerate", prosegue. E spiega: "Le riserve riguardavano sia la filosofia che la competenza. E il copione degli estremisti di destra come Trump ha una certa somiglianza tra i Paesi. E una parte di queste similitudini è l'indebolimento della pubblica amministrazione, che è molto importante per il funzionamento della società e del governo. E così, il sentore di una possibile incompetenza finisce per essere coerente con una filosofia dell'ala destra che può distruggere lo Stato. Ora, le azioni parlano più forte delle parole. Puoi stare zitto, e non essere così provocatorio, ma se stai distruggendo lo Stato, stai distruggendo il futuro dell'Italia. Allora devi parlare con i fatti".