Fastweb e i guai col fisco

Maria Acqua Simi

E' una linea segnata dalla sfortuna, quella di Fastweb. Perché se oggi sono indagati i suoi dirigenti per quella che sembra essere la Tangentopoli del secolo, nel 2007 ad aprire le danze fu Valentino Rossi, da sempre sponsor della nota società telefonica. All'epoca l'Agenzia delle entrate rilevò un'evasione da 60 milioni di euro di imponibile non dichiarato dal 2000 al 2004. Alla fine anche questa  querelle durata mesi si conclude. Nel febbraio del 2008 il campione di motociclismo patteggia circa 35 milioni di euro per gli anni 2001-2006, di cui 19 milioni per gli anni 2001-2004 ai quali si aggiungeranno le somme relative al biennio 2005-2006. Ed è proprio Rossifumi ad essere il divertente protagonista degli spot di Fastweb, insieme all'ormai inseparabile collega Paolo Cevoli. Certo, le due cose non sono assolutamente collegate. Ma tant'è. La coppia, lo sportivo e il comico, ha avuto comunque un grande successo ed è usata da Fastweb come come risposta ai vari Christian De Sica e Belen, Mike Bongiorno e Fiorello o Totti e Ilary Blasi.