avvisaglia
Deutsche Bank, la profezia che semina il panico: "Nessuno è tranquillo..."
La crisi che sta travolgendo le banche non risparmia nessuno. Parola di Barry Eichengreen, economista di Berkeley e già consulente del Fondo monetario internazionale. "La vicenda di Deutsche Bank - spiega - mi sembra affascinante. Il crollo in Borsa è avvenuto in assenza di qualsiasi nuova notizia. È come se gli investitori si fossero svegliati percorsi da una scossa: vendete tutti Deutsche Bank, per carità".
Raggiunto da Repubblica l'esperto da una sua versione di quanto accaduto, ossia "una crisi di fiducia generalizzata e irrazionale verso le banche". Proprio questa irrazionalità fa sì che "nessuno può dirsi tranquillo". Ovvio, è il suo ragionamento, che ci sono istituti "che corrono più rischi, a partire da quelli americani". Il motivo è semplice: "Hanno ancora importanti investimenti in essere in Treasury bond non opportunamente 'coperti' e quindi equivalenti a perdite latenti".
Per non parlare poi delle "carenze di vigilanza e di management". "Ripeto - continua nel suo avvertimento -, il problema non riguarda solo le banche americane, come si è visto ieri. È come un giallo di Agatha Christie: quando una nuova crisi scoppierà, sarà caccia aperta al colpevole". Nel mirino, al centro dei sospetti, "i manager, i controllori, le agenzie di rating". E le possibili similarità tra i casi Credit Suisse e Deutsche Bank? Queste "risalgono tutte al passato. Anche l'istituto tedesco ha avuto problemi di cattiva gestione, di squilibri fra attivo e passivo di bilancio, di maldestri investimenti che hanno portato a problemi di capitalizzazione e liquidità: però è tutta roba superata, che sembra ora risolta. È questo che è affascinante, diciamo sorprendente: vedere i trader speculare contro una banca basandosi su affinità così superficiali, come se non vivessero nella realtà".