Il premier
Meloni, retroscena: la scelta sul Pos in aereo, "non ne vale la pena"
Retromarcia sul Pos: l'introduzione di una soglia di 60 euro per rendere obbligatoria per i commercianti l’accettazione di carte di pagamento sparisce dalla manovra. La decisione è arrivata dopo numerose critiche. Tra queste quella di Paolo Gentiloni, commissario europeo per gli Affari. È stato lui, a margine del Consiglio Ue, ad avvertire che la misura sui contanti e sul Pos avrebbe potuto compromettere gli obiettivi già raggiunti con il Pnrr. In sostanza la tranche di finanziamenti in arrivo all'Italia poteva sfumare.
E così Giorgia Meloni ha deciso di fare un passo indietro. Una scelta - svela il Corriere della Sera in un retroscena - arrivata in aereo, di ritorno da Bruxelles. Nonostante a giovedì la premier avesse già eliminato la misura dalla Manovra, la notizia è stata resa pubblica solo giorni dopo. "Non vale la pena - sarebbe stato il suo ragionamento - andare allo scontro" con la Commissione. Nessun danno all'immagine dell'esecutivo, visto che "è Bruxelles - vocifera un ministro - che ha bocciato la misura, non siamo stati noi, e questo dato, dal tabaccaio come nel negozio di qualsiasi commerciante, è quello che conta".
Il tuo browser non supporta il tag iframe
Ma se a Bruxelles la notizia è stata presa con soddisfazione, lo stesso non si può dire in Parlamento. Qui, tra deputati e senatori, ci si lamenta delle ore piccole passate a lavorare: in Commissione Bilancio alla Camera la rimozione dell'emendamento sul Pos è stata scoperta alle 3 di notte. Eppure, liquida la polemica Palazzo Chigi, di fronte a una finanziaria fatta con la necessità della fretta, non ci si poteva aspettare altro.