la guida

Controllate la rata del mutuo: c'è la botta. Ecco il trucco per salvarsi (subito)

La guerra sta mettendo a repentaglio la stabilità economica degli italiani. Tra le varie conseguenze, i tassi alle stelle dei mutui. Molti, infatti, hanno visto la rata mensile aumentare persino di 100 euro. A essere colpito sono, più che quelli variabili, i tassi fissi. A marzo, stando alla Banca d'Italia, il Tasso annuale effettivo globale (il Taeg che comprende anche le spese accessorie) è tornato sopra il 2 per cento a 2,01 contro l'1,85 di febbraio.

 

 

Si tratta del livello più alto da agosto 2019 quando era al 2,08 per cento. Stabili invece i tassi medi per il credito al consumo, rimasti come a febbraio all'8,06. L'Irs, il paramento al quale sono agganciati i tassi fissi, è dunque aumentato rispetto all'Euribor dei variabili. Cifre che portano gli italiani a dover sborsare molti più soldi per un mutuo. Si calcola che chi ne fa richiesta si ritrova in quattro mesi a dover pagare 8.812 euro su un mutuo di 100mila euro a 30 anni.

 

 

"Oggi i migliori mutui a tasso fisso - spiega Stefano Rossini, fondatore e ad di Mutuisupermarket.it - vedono un Taeg attorno all'1,9 ma nelle prossime settimane, tenendo conto dei tempi delle banche per adeguare le offerte commerciali, è facile immaginare che si supererà la soglia del 2%". Cosa scegliere allora? I migliori prodotti variabili hanno Taeg attorno allo 0,35-0,45 per cento con una differenza di oltre un punto e mezzo con i fissi, pari a quasi 100 euro sulla rata mensile. Ecco allora che sono in molti a tentare il rischio contraendo un mutuo a tasso variabile.