Risiko bancario
Emmanuel Macron, le sue mani sui nostri risparmi: super-banca italiana sotto attacco, allarme a Palazzo Chigi
Allarme rosso a Palazzo Chigi per la sorte di BancoBpm, Dopo la mancata Opa di Unicredit, sull'istituto di credito è arrivato l'assalto finanziario dei francesi di Crédit Agricole, che ha rastrellato il 9,2% del capitale della banca guidata da Giuseppe Castagna attraverso la JP Morgan. La Banque Vert, la più grande banca cooperativa europea, come sottolinea anche Repubblica sta approfittando della fusione delle due più grandi popolari italiane, Bpm e Pop Verona, trasformate in Spa dopo la riforma Renzi del 2015. Di fatto, i francesi potrebbero mettere le mani su una bella fetta di risparmi italiani.
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"Il Crédit Agricole ha detto al Tesoro italiano che non ha intenzione di prendere il controllo di BancoBpm", hanno rivelato due fonti interne all'istituto francese. Eppure, solo il 25 febbraio scorso, altre fonti di Crédit Agricole assicuravano a Repubblica che "non ci sono dossier di M&A aperti né cessione di asset in Italia. Il gruppo - come peraltro ricordato anche recentemente dal Senior Country Officer Credit Agricole in Italia, Giampiero Maioli punta alla crescita organica". La soglia sensibile del 10% di azioni è a un passo: per superarla, serve l'autorizzazione alla Banca d'Italia e alla Bce, ed effettuare una notifica al governo italiano ai fini dell'esercizio del Golden power.
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Palazzo Chigi. Mef e Banca d'Italia vigilano, ma se la situazione restasse tale, sottolinea ancora Repubblica, le autorità italiane non potrebbero intervenire. "Tuttavia - commenta il quotidiano diretto da Maurizio Molinari - c'è da chiedersi quali siano le vere motivazioni di un investimento da oltre 400 milioni se non vi sono velleità di controllo". E il rafforzamento delle partnership strategiche con l'istituto lombardo-veneto, da solo, non basta come risposta. Un quadro molto complesso, che potrebbe complicarsi "con un terzo polo Unicredit-Mps concentrato nelle aree problematiche del paese e un secondo polo focalizzato nei territori a maggior crescita del Pil a trazione francese".