Era digitale

Con l'intelligenza artificiale i dati online diventano preziosi

Luigi Merano

Oggi più di ieri, con l'e-commerce che coinvolge oltre il 60% della popolazione attiva in Italia e vendite online che nel 2021 hanno toccato i 4,6 miliardi di euro, il possesso dei 'dati', rappresenta un elemento-chiave per il buon esito commerciale delle aziende e dei loro prodotti. Ma ancor di più è l'interpretazione di questi dati ad aver assunto un ruolo strategico per presidiare il mercato online in continua inarrestabile espansione. Ed è questa la missione della startup innovativa IEM, parte di 200 Digital District, un hub tecnologico focalizzato sul cosiddetto digital marketing, che opera a Marcianise, in provincia di Caserta.

In pochi anni IEM, che si occupa principalmente di data science, ha sviluppato la prima piattaforma di 'business intelligence' in Italia, capace di interpretare i dati provenienti da varie fonti, come i database dell'e-commerce ed i più diffusi canali social (Google, Facebook, Instagram, etc..), con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

In buona sostanza un evoluto analista di dati che affianca l'azienda e la aiuta a profilare i clienti, consentendo poi ai professionisti del marketing dell'azienda stessa di orientare le scelte strategiche del business, ottimizzando così fatturati e soprattutto la marginalità. «La crescita esponenziale dell'e-commerce, dovuto anche alla pandemia - spiega Luciana De Fino, Chief Operating Officer di IEM - è il segnale più evidente di come siano repentinamente mutate le abitudini di acquisto e per intercettare al meglio questo cambiamento le aziende italiane devono maturare una cultura, basata sulla consapevolezza che i dati ben interpretati sono fondamentali per orientare le scelte del business in maniera profittevole».

L'attività di consulenza di IEM si basa sulla raccolta e centralizzazione di dati in una 'business intelligence', ovvero un sistema intelligente in grado di processarli ed elaborarli, fornendo poi all'azienda le giuste indicazioni per avviare azioni mirate a migliorare le vendite. La particolarità di questa azione a supporto dell'attività commerciale dell'azienda, risiede nell'analisi scrupolosa non so«Ciò che proponiamo alle aziende è un vero e proprio 'personal data strategist' - spiegano Giuseppe Lombardo e Liberato Strazzullo, rispettivamente Ceo e Cio di IEM - che permette di migliorare le vendite dell'e-commerce e impostare strategìe di sviluppo basate su previsioni e non su semplici intuizioni.

Il dato, ormai, è un elemento strategico che, se viene ben interpretato e processato, può determinare la crescita di una azienda nell'affollato e competitivo ambiente dell'e-commerce». Il software elaborato dalla IEM, di fatto, 'fotografa' i clienti, le loro abitudini, la loro localizzazione e le loro preferenze, sempre nel pieno rispetto della privacy. Un processo di vendita e acquisizione della clientela declinato secondo le innovative esigenze dell'e-commerce che oggi, nel mondo, dopo l'effetto-pandemìa e i ripetuti lockdown, ha superato il 20% di quota-mercato per le vendite retail e si ipotizza un ulteriore consolidamento già alla fine di quest' anno. Va da sé che la attenta 'lettura' di dati elaborati con l'ausilio dell'intelligenza artificiale, può determinare il successo commerciale di un prodotto lanciato in rete.