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Ennio Doris: "Ma quale Covid, ecco cosa condanna l'Italia". Nell'ultima intervista, l'inquietante profezia sul nostro futuro
Ennio Doris, fondatore della Banca Mediolanum morto oggi mercoledì 24 novembre all'età di 81 anni, era stato intervistato la scorsa estate dopo aver compiuto gli ottana anni. Argomento principale il Covid: "Questo virus ci ha cambiato la vita, non lascerà niente come prima. È una rivoluzione. Dobbiamo immaginare un’organizzazione nuova per le nostre aziende, ma anche per tutta la società. Bisogna cambiare mentalità. Fortunatamente noi eravamo preparati all’emergenza, perché siamo una banca senza sportelli. I nostri principali investimenti sono stati in laptop, visto che l′86% dei nostri 2.400 dipendenti ha lavorato da casa. Nella sede di Basiglio (Milano) sono rimasti in 300”, aveva ricordato.
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"Questa pandemia ha provocato danni pazzeschi, morte, lutti. Anche noi abbiamo perso due dirigenti, di 50 e 60 anni. Uno stava guarendo, ma è morto per un’infezione contratta in ospedale. C’è stata una grande solidarietà dei colleghi per le famiglie, abbiamo assunto due loro figli. Per noi il lavoro è aumentato. All’inizio i clienti erano tutti spaventati, il mercato era crollato del 35%, c’era paura per i risparmi. Tv e giornali davano previsioni catastrofiche. Quando i clienti ci hanno contattato li abbiamo rassicurati, in alcuni casi abbiamo rovesciato il loro stato d’animo. Abbiamo spiegato che, così come si può tenere il virus fuori dalla porta, anche gli investimenti si possono proteggere. I nostri consulenti hanno fatto un lavoro straordinario, abbiamo organizzato tavole rotonde online con esperti. Il risultato è che, come raccolta totale, abbiamo già raggiunto i risultati dell’anno”, precisava Doris.
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Che poi era tornato sulle vere difficoltà dell'Italia: "Il problema dell’Italia è il fisco. Abbiamo le tasse più alte d’Europa sul lavoro e sulle imprese. Molti vedono ancora il fisco come un mezzo per ridistribuire la ricchezza. Ma è un concetto vecchio, superato, novecentesco: tassa e spendi, tassa la massa. Il fisco è lo strumento più efficace per la politica economica. È indispensabile per pagare i servizi, ma è fondamentale anche per indirizzare l’economia. Vuoi stimolarla? Abbassa le tasse sulle imprese. Vuoi aumentare i consumi? Abbassa l’Iva. Molti politici non si rendono conto di quanto è importante la leva fiscale per favorire gli investimenti a breve e medio termine”, aveva concluso rilanciando un'antica battaglia come la riduzione della pressione fiscale.