In prima linea

Caro Bollette, il piano di Mario Draghi: "Nessun aumento", sul piatto 3 miliardi di euro

"Il governo non ha intenzione di aumentare le tasse". Questa la premessa con cui Mario Draghi ha esordito all'assemblea di Confindustria spiegando che la prossima nota di aggiornamento al Def prevederà una crescita per quest'anno "intorno al 6 per cento". Il premier di fronte alle parti sociali ha anticipato il tema caldo sul tavolo del Consiglio dei ministri che quest'oggi, 23 settembre, si trova a frenare gli aumenti delle bollette legati all'incremento del costo dell'energia. "In assenza di un intervento del governo - ha spiegato l'ex numero uno della Banca centrale europea - nel prossimo trimestre il prezzo dell'elettricità potrebbe salire del 40 per cento, e quello del gas del 30 per cento. Per questo abbiamo deciso di eliminare per l'ultimo trimestre dell'anno gli oneri di sistema del gas per tutti, e quelli dell'elettricità per le famiglie e le piccole imprese. Discuteremo del provvedimento oggi in Cdm". L'intervento finale sarà di oltre 3 miliardi e seguirà quello da 1,2 miliardi già avvenuto a giugno. 

 

 

Nel tentativo di rassicurare le imprese, già in ginocchio per il Covid, Draghi ha anche sottolineato come siano "particolarmente importanti i rincari sui materiali da costruzione, sul gas e sull’energia, e i problemi di approvvigionamento dei semiconduttori". Per questo il "governo è impegnato a trovare soluzioni immediate a questi problemi, e a disegnare strategie di lungo periodo per ridurre le nostre vulnerabilità". D'altronde per il premier quanto sta accadendo altro non sarebbe che frutto di "fenomeni in parte transitori".

 

 

Parole che sembrano aver convinto il presidente dell'organizzazione delle imprese. Carlo Bonomi ha infatti confessato di sperare che Draghi "continui a lungo nella sua attuale esperienza". Da qui la frecciati alla variegata componente politica parte del suo esecutivo: "Proseguire senza che i partiti attentino alla coesione del governo pensando alle prossime amministrative con veti e manovre in vista della scelta da fare per il Quirinale".