Fiat, Termini Imerese stop dal 2012
La Fiat prevede di investire per glistabilimenti italiani 8 miliardi di euro nel prossimo biennio. Èquanto annunciato dall’amministratore delegato, Sergio Marchionne, agoverno e sindacati nel corso dell’incontro a palazzo Chigi. “Neiprossimi due anni - ha annunciato Marchionne secondo quanto riferiscono fontipresenti alla riunione - investiremo per Fiat in Italia 8 miliardi di euro”. Unpiano ambizioso soprattutto per l’Italia. “Bisogna conciliare i costiindustriali con la responsabilità sociale - avrebbe proseguito Marchionne - ilpuro calcolo economico avrebbe conseguenze dolorose, che nessuno vuole. Maun’attenzione esclusiva al sociale condurrebbe alla scomparsa dell’azienda”.Sarebbe un tassello fondamentale per il delegato della Fiat “l’operazionecon Chrysler è un tassello fondamentale per il futuro di Fiat. Vogliamo chel’incontro di oggi sia tutt’altro che rituale”. “Lo stabilimento Fiat di Termini Imerese non produrrà più auto a partire dal2012”. Lo ha detto lo stesso ad di Fiat, secondo quantoriferiscono fonti presenti all’incontro, annunciando che la produzione cesseràa partire da “dicembre 2011. Ci sonocondizioni di svantaggio competitivo, difficoltà strutturali ed un delta delcosto eccessivo. Lo stabilimento è in perdita, oggi non possiamo piùpermettercelo”. In mattinata erano giunti alla stazioneTermini di Roma i 420 operai dello stabilimento Fiat di Termini Imeresee dell’indotto nel giorno dell’incontro a Palazzo Chigi tra sindacati, aziendae governo. Le tute blu erano partite ieri in tarda serata su un convogliospeciale formato da sette carrozze. Obiettivo: scongiurare la previsionedell’ad Sergio Marchionne di fermare la produzione automobilistica in Siciliadal 2011. Cortei a Roma per protestare contro tagli e cassa integrazione nelgiorno in cui il piano industriale Fiat arriva a Palazzo Chigi. Traffico intilt in centro dove hanno sfilato prima gruppi della Ugl, poi quelli della Cisle infine quelli della Fiom. Da piazza Barberini hanno sfilato per via delTritone. Accanto ai lavoratori il sindaco di Termini Imprese, Totò Burrafato,oggi presente al Consiglio comunale straordinario convocato a Roma, nella sededella Regione siciliana, dal presidente dell’assise Stefano Vitale. “La sedutastraordinaria del Consiglio comunale a Roma - spiega Vitale - vuole essere unatestimonianza chiara dell’importanza e del significato che assume lapresentazione del nuovo piano industriale per Termini Imerese e per il suocomprensorio”. Barbato choc - Intanto è giallo su alcunedichiarazioni fatte da Francesco Barbato, deputato dell’Italia dei Valori,prendendo la parola durante il sit-in di protesta davanti a Palazzo Chigi: “Perogni operaio della Fiat buttato fuori, la tiro io in faccia la statuetta aBerlusconi. Di chi perde il posto di lavoro e di chi non l’ha mai avuto: è diquesto che si deve occupare un governo serio”, ha quindi aggiunto. Presto peròè giunta la secca smentita dello stesso deputato dipietrista: “Vogliospecificare il mio pensiero perché le mie parole sono state fraintese. Ailavoratori della Fiat che manifestano a Montecitorio ho detto che per ognilavoratore licenziato criticherò duramente in aula Berlusconi e il governo eproseguirò nelle sede istituzionali e nelle piazze questa battaglia per ladifesa del lavoro. L’Italia dei valori come è noto è il partito della legalitàed è contro ogni atto di violenza. In piazza ho invitato i manifestanti amantenere la calma in una situazione che poteva diventare tesa”.