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Uilca, il segretario generale Fulvio Furlan: un patto con Abi per progettare il futuro del settore bancario

"Viviamo un tempo di scelte difficili: è il tempo della lungimiranza e della capacità di sintesi, è il tempo che gli uomini di buona volontà si muovano insieme, uniti per un obiettivo comune, e noi sosteniamo l’azione che la Uil sta compiendo per chiedere e realizzare un Patto Sociale per il futuro del Paese, che deve declinarsi anche nei vari settori, in particolare in quelli sempre più centrali in cui opera la Uilca”. Così Fulvio Furlan, neoeletto segretario generale della Uilca, il sindacato Uil dei settori credito, esattorie, assicurazioni e autorità, nella relazione programmatica con cui ha aperto i lavori della seconda giornata del Consiglio Nazionale.

Diversi e tutti ugualmente urgenti i temi trattati: lo smart working, che necessita di una regolata e concordata definizione dei processi una volta terminata la situazione emergenziale; il Calendar Provisioning, per il quale la Uilca chiede una proroga dei termini di applicazione; i rischi della crescita dei crediti Non Performing; il pericoloso aumento del fenomeno dell’usura e le implicazioni occupazionali di operazioni societarie e fusioni tra banche. 

Tutti temi per i quali Furlan ritiene necessario “un patto con Abi per progettare il futuro del settore bancario, ribadendo che di fronte a questi scenari sarà fondamentale l’unità sindacale e la centralità del Contratto Nazionale.” “Serve grande unione di intenti e forte presidio sindacale per tutelare le lavoratrici e i lavoratori. Nel settore bancario destano preoccupazione gli scenari che si stanno delineando per le fusioni e le operazioni societarie in corso e future, avviati dall’operazione tra Intesa Sanpaolo e Ubi e sostenuti dall’Europa”, continua Fulvio Furlan. “Una situazione che potrebbe portare il settore a ridursi a tre/quattro grandi gruppi bancari. Questo scenario richiederà un’azione sindacale coesa e di prospettiva, perché andrà consolidata la centralità del Contratto Nazionale, contrastando eventuali spinte a ridurne il fondamentale valore, e a rendere più ampia e inclusiva l’area contrattuale del credito.” 

Sul tavolo anche l’operazione Crédit Agricole-Credito Valtellinese; il futuro di Unicredit, per il quale la Uilca si augura che la scelta del nuovo Ceo avvenga quanto prima così da poter aprire una stagione nuova; la situazione del Monte dei Paschi di Siena, per la quale il Governo è chiamato a una precisa assunzione di responsabilità; la possibile costituzione di una banca per il Mezzogiorno, per la quale è necessario valutare l’esistenza di concrete condizioni industriali e risorse. Per tutti il richiamo di Furlan contro operazioni societarie che partono da logiche di riduzione del personale e a favore delle fusioni se basate su progetti industriali seri, in cui i gruppi bancari valorizzino il proprio ruolo al servizio dell’economia del Paese, dei territori, di famiglie e imprese.