Coincidenza?
Pfizer, l'ad Albert Bourla vende 132mila azioni del gruppo nel giorno del vaccino e incassa 5,56 milioni di dollari: tempismo sospetto
Toh, che caso. Si scopre infatti che l'amministratore delegato di Pfizer, il colosso Usa che ha annunciato di aver messo a punto un vaccino al coronavirus "efficace al 90%", nel giorno dell'annuncio ha venduto 132.508 azioni del gruppo che deteneva, per un valore di 5,56 milioni di dollari. A chiudere l'affarone è Albert Bourla, una notizia emersa nelle ultime ore dalle comunicazioni obbligatorie sui manager e sulla cessione di azioni alla Borsa di Wall Street. Insomma, il manager - come riporta il Corriere della Sera - ha venduto il 62% delle azioni del gruppo di cui è alla guida. Tempismo sospetto, molto sospetto. Pfizer ha però difeso Bourla spiegando che la vendita delle azioni era stata decisa lo scorso 19 agosto e faceva parte di un piano di vendita di azioni condizionato al fatto che i titoli raggiungessero un determinato valore, raggiunto proprio dopo l'annuncio. Insomma, in ogni caso il meccanismo sembra ben congegnato: scontata la fiammata in Borsa nel caso in cui il vaccino fosse stato trovato e annunciato.
Stando alle cifre diffuse dalla Sec, l'autorità americana della Borsa, Bourla ha venduto 132.508 azioni a 41,94 dollari per azione. La cessione di queste azioni fa parte della pianificazione finanziaria personale del dottor Bourla e di un piano prestabilito, che consente, in base alle regole della Sec, ai principali azionisti e ai dipendenti delle società quotate in Borsa di scambiare un numero predeterminato di azioni in un momento prestabilito", ha tagliato corto Pfizer. Eppure, qualche sospetto resta...