Tim e Vodafone: nuovi rincari

Eloisa Palomba

Roma - Clienti Tim e Vodafone preparatevi a una bella stangata. Nei mesi di settembre ed ottobre le due note compagnie telefoniche aboliranno le tariffe “low cost”, a basso prezzo. Dal primo ottobre circa 5-6 milioni di clienti Vodafone dovranno dire addio a 31 vecchi piani tariffari nati tra il 1998 e il 2003, oggi non più in commercio, che saranno accorpati in 7 nuovi piani, semplificati ma con caratteristiche di fondo simili ai precedenti. Nel passaggio lo scatto alla risposta passerà a 16 centesimi (dagli attuali 15 o 10 centesimi), mentre scenderà a 10 centesimi (dagli attuali 12 o 15) il costo degli Sms. Lo stesso avviso era stato inviato nei giorni scorsi da Tim a oltre tre milioni di clienti per annunciare ritocchi da inizio settembre. Le tariffe di 10 vecchi piani, anche in questo caso considerati ormai fuori mercato (alcuni risalgono al '99), saranno riviste al rialzo con un aumento di 0,05 centesimi al secondo, cioè 3 centesimi al minuto. Le telefonate di oltre due minuti saranno però scontate del 50%.Ma il Codacons non ci sta e segnala con un esposto "l'anomalo comportamento" dei gestori che "in concomitanza hanno comunicato ai propri clienti la cancellazione di abbonamenti vantaggiosi attraverso l'insidiosa modalità dell'sms". In effetti la comunicazione da parte di Vodafone di ritoccare i listini è arrivata a pochi giorni di distanza da quella di Tim. E la coincidenza dei tempi appare quanto meno dospetta. "Ci auguriamo che la Procura faccia chiarezza" commenta il Codacons in una nota "appurando, inoltre, se l'operazione messa in atto da Tim e Vodafone non sia in violazione della legge sulla concorrenza e non nasconda un accordo tra i due gestori". Che tra l'altro hanno in mano la gran maggioranza del mercato italiano. Proprio per cercare di penalizzare i gestori dopo l'iniziativa del rialzo delle tariffe il Codacons ha lanciato la sua "campagna di boicottaggio" chiedendo ai clienti di abbandonare Tim e Vodafone a favore di altri gestori.