Pmi, l'allarme di Confindustria
La crisi c’è.Esiste ancora. E si sente, eccome. I suoi effetti negativi non sono passati, esecondo Confindustria sono destinati protrarsi ancora nel tempo, soprattutto aidanni delle piccole e medie imprese. Lo scenario descritto da GiuseppeMorandini, presidente della Piccola industria di Confindustria, in occasionedell'XI Forum che si è aperto oggi pomeriggio a Mantova, ha tinte decisamentefosche: “Oltre un milione di piccole imprese sono a rischio” chiusura neiprossimi sei mesi, ha detto Morandini, in quanto “non ci sono ordini e viviamoin una situazione di straordinaria difficoltà”. La ripresa, aggiunge mesto, “nonchiedetemi quando ci sarà, ma come e dove”: perché essa “ragionerà per medie e sarà lontana”verso i mercati di Cina, India e Brasile. Conl'Università di Perugia, ha inoltre spiegato Morandini, “abbiamo fatto unarapida indagine sui bilanci di alcune aziende del nostro manifatturierotradizionale. Dal campione è emerso che un terzo delle imprese che sta andandobene, un terzo è in mezzo al guado, un terzo sta soffrendo”. Dopo leagevolazioni fiscali per la ricapitalizzazione, ora servono un rafforzamentodel bonus e un fondo ad hoc per le aggregazioni tra le Pmi. È questa la misuraallo studio per salvare oltre il 60% degli occupati, destinati altrimenti aperdere il posto di lavoro, e garantire allo Stato almeno un punto di Pil, cioè14 miliardi di euro. Il progetto, a costo zero, si chiama"T-Holding", dove T sta per Tutela, ed è stato messo a punto dallaPiccola industria che fa capo a Confindustria.