Crisi, Draghi pessimista:

Silvia Tironi

''Nuovi problemi sonoall'orizzonte”. Lo ha affermato il Governatore della Banca d'Italia, MarioDraghi, parlando alla riunione della società italiana degli economisticitando come conseguenze della crisi la necessità ''di uscire dalle misureeccezionali di sostegno alle economie”, il rientro ''da tendenze alla lungainsostenibili dei debiti pubblici e come disegnare nuove regole per il settorefinanziario''. Draghi ha citato inoltre come ''una delle più gravi eredità chela crisi ci lascia” quella di ''contenere il problema dell'azzardo morale”. Ilnumero uno di Bankitalia ha inoltre indicato, fra i problemi che sipresenteranno in conseguenza della crisi, la maniera di ''alleviare lesofferenze nel mercato del lavoro e come aumentare un potenziale di crescitache rischia di essere durevolmente ridotto dagli effetti della crisi'. Per questo, secondo il governatore della Banca d'Italia, ''di fronte a questiproblemi la corretta analisi economica è più che mai necessaria per produrrequelle proposte, concrete, quantificate, motivate, che sono alla base di unapolitica economica efficace''. Molte le sfide che di prospettanodunque “all’orizzonte” per il sistema economico mondiale sono rappresentatedalla disoccupazione crescente, dal forte aumento dei debiti pubblici e dallanecessità di aumentare i potenziali di crescita. Draghi nel suo intervento ha quindi ricordato come gli economisti e laprofessione economica debba essere giudicata ''così come la bravura di unmedico si giudica sulla sua capacità di curare una malattia anche quando nonsia stato in grado di anticiparne il manifestarsi”, ''per le risposte che hasaputo finora dare alla crisi” Per questo il bilancio per gli economisti nellaprofessione economica ''è largamente positivo''. Il governatore ha ricordatocome il presidente della Fed Ben Bernanke sia egli stesso ''un grande studiosodella grande depressione'' ed è stato lui a trovarsi a definire le risposte dipolitica monetaria nella crisi. Inoltre Draghi ha ricordato come il celebreeconomista Keynes ''non ha previsto la grande depressione ma nessuno dubita delmerito del suo lavoro”. "Caccia al colpevole" - "Si sono sognati pogrom dieconomisti, si è aperta una caccia al colpevole". Con queste parole Draghiha poi fatto riferimento alle critiche piovute sulla disciplina economica perla mancata previsione della crisi economica. Una crisi, spiega il numero uno divia Nazionale, che "ha prodotto danni ingenti: dapprima al funzionamentodel sistema finanziario, poi alla capacità produttiva, ai redditi e albenessere dei cittadini". Ora, prosegue, "rischia di farne anche allacultura in campo economico" perché "della disciplina economica si ènegata sia la valenza scientifica sia l'utilità sociale".