Spese e vacanze salate

Eloisa Palomba

Era dal giugno 1996 che l’inflazione non raggiungeva livelli così alti come quelli registrati nello scorso mese. L’indice nazionale dei prezzi al consumo ha infatti registrato una variazione del 4,1% rispetto a quello del luglio di un anno fa e un aumento di 0,5% rispetto a giungo. I dati arrivano dall’Istat e tra questi si legge che l’impennata maggiore è stata registrata nella città di Cagliari, con un +4,7%. Secondo posto per Napoli (+4,6) e Torino (+4,5). Un aumento che finisce per incidere sulla spesa di tutti i giorni degli italiani. Il carrello della spesa a luglio è risultato più caro del 6,1% rispetto ad un anno fa e dello 0,4% in confronto a giugno. Il pane addirittura segna un +12,9% rispetto al luglio 2007. Non sono da meno gli aumenti nel settore energetico: la benzina verde vede un +1,3% su mese e 13,1% su anno; il gasolio rispettivamente +1,3% e +31,4%. Per quel che riguarda le tariffe elettrice, aumentano del 13% su base annua e del 3,6% rispetto a giugno. Il gas mostra un +12,8% in un anno e un + 2,8% in un mese. Invariati i settori abbigliamento, calzature ed istruzione. Salgono al contrario gli abbonamenti per le pay tv, bevande alcolice, abitazione, acqua, elettricità e combustibili. Ne risentono anche le vacanze. I viaggi in aere volano nel vero senso della parola, con un +11,7%, mentre gli spostamenti marittimi segnano un altro aumento con un +8,1%. Nemmeno i costi per gli stabilimenti balneari, i camping e i pacchetti vacanza rimangono intaccati all’aumento dell’inflazione.